Ai Mondi di Carta tre opere letterarie ispirano tre finger food

Portare ai Mondi di Carta, festival culturale e gastronomico di Crema, una presentazione di libri originale, diversa dal solito, ispirata al gioco – tema scelto dagli organizzatori per questa edizione – e decidere di abbinare a ciascun volume un finger food che potesse esprimerne al meglio i sapori del territorio.

mondi di carta finger food

Perchè, oltre a dotte e filologiche descrizioni di piatti e specialità dei luoghi in cui si svolgono le trame di due romanzi e gli ambienti che caratterizzano la terza opera, un saggio, era stimolante l’idea di accompagnarne la presentazione con creazioni culinarie affidate agli studenti delle scuole alberghiere di Crema: le ragazze e i ragazzi iscritti a Enogastronomia e ospitalità alberghiera dell’Istituto di Istruzione Superiore “Piero Sraffa”  e i “colleghi” del Centro di Formazione Professionale CR.Forma.

Accompagnati da docenti e dirigenti scolastici, i futuri protagonisti della ristorazione italiana sono stati coordinati dalla food blogger e socia Arga Lombardia Liguria Annalisa Andreini che, fra le sue numerose attività, è anche insegnante in uno dei due istituti.

Finger food originali ispirati alle opere presentate ai Mondi di Carta

E’ nata così la serata “Giocare con i ricordi, i luoghi e le passioni: tre libri per viaggi introspettivi” della quale sono state protagoniste Barbara Reverberi con “C’è tutto il tempo quando sei gentile – Come trasformare la tua vita abbracciando il tuo Tempo Gentile” (La Tracciabuona editore), Cristina Cappellini, al suo primo romanzo “Fino all’ultima salita” (Puntoacapo editore) e Raffaele Raja, autore de “Gli occhi dello chef” (Accornero edizioni).

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La rivisitazione della celebre “Caprese”

Ecco quindi la rivisitazione della popolare “caprese”, in omaggio al “noir” di Raja che ha come teatro la zona di Massa Lubrense, penisola sorrentina con vista su Capri e sul Golfo di Napoli: gli aspiranti chef hanno giocato sulle consistenze e hanno preparato una purea di pomodoro, accompagnata dalle bucce essiccate, bocconcini di mozzarella di bufala campana e gel prodotto con succo di limone.  

Un omaggio ad un angolo di paradiso, ricco di prelibatezze che raccontano la storia di comunità, tradizioni e ricette tramandate da madre in figlia per poi diventare, con metodologie di cottura e contaminazioni con altri ingredienti, protagoniste dei menu di ristoranti di alto profilo . Non a caso, è stato ricordato dall’autore, il territorio tra Massa Lubrense, Vico Lubrense e dintorni è quello con la più alta densità di chef “stellati” d’Italia e, certamente, tra le ragioni che rendono così speciali questi templi dell’eccellenza, il paesaggio, il mare, la bellezza dei borghi e la natura occupano  un ruolo di primo piano.

Il burger di risotto alla milanese con mousse di gorgonzola, finger food eccellente

Gli studenti hanno proposto anche, in abbinamento al saggio sul Tempo gentile di Reverberi, un originale burger di risotto allo zafferano, sul quale è stata posta una mousse di gorgonzola e il tutto è stato poi completato con una “sabbia” di grana padano. Anche in questo caso si è “giocato” con i contrasti tra sapori e il risultato si è rivelato eccellente.

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“C’è tutto il tempo quando sei gentile” è un libro che esplora l’importanza di riscoprire e abbracciare il proprio “Tempo Gentile”: l’autrice, milanese, con semplice saggezza, ci invita ad avere compassione per noi stessi, guidandoci in un intenso viaggio interiore per liberare le nostre risorse nascoste. Le sue pagine ci richiamano a dedicare attenzione ai nostri bisogni emotivi, fisici e spirituali, e a trovare il tempo per coltivare la gentilezza. Attraverso esercizi pratici e riflessioni profonde, Reverberi ci ispira a riprendere il controllo della nostra vita e a creare spazi per la guarigione, la crescita e la felicità.

Il dolce al cucchiaio che potrebbe diventare l’ambasciatore di Soncino

Assolutamente innovativo, inaspettato e frutto di uno studio attentissimo fra gli equilibri, è il dessert al cucchiaio realizzato in omaggio a Cristina Cappellini, di Soncino (CR).

Composto da radici di soncino e miele, vincotto prodotto con uva fragola, arricchito con una ganache di cioccolato sulle a quali sono state posate nocciole tostate e pasta frolla sbriciolata, questo dolce al cucchiaio merita di essere eletto come il dolce rappresentativo della città cui si è ispirato.

mondi di carta finger foodSoncino è la città da cui parte il primo romanzo di Cappellini, apprezzata poetessa, e prima ancora donna che ha lavorato nelle istituzioni, ricoprendo per cinque anni l’incarico di assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia. La sua trama si dipana in doppio registro, il passato e il recente presente, attraversando luoghi come Milano, Roma, Cannes (in Costa Azzurra, Francia) e Albavilla, nel comasco, dove vengono rivelati i dettagli della vicenda con cui si apre il suo racconto.

Il Cremaschino, trionfo di creatività, innovazione e selezionate materie prime

Per il gran finale della presentazione, il nuovissimo dessert dedicato a Crema, il “Cremaschino”, composto da caffè e arricchito con una composizione realizzata con parte degli ingredienti che si utilizzano per i tradizionali tortelli cremaschi.

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Proposto in occasione di una tradizionale “conviviale” della Confraternita del Tortello Cremasco da Luciana Giovanna Groppelli, e accolto con entusiasmo dal Gran Maestro Roberta Schira e dal Consiglio Direttivo, è stato poi realizzato con il determinante contributo di Annalisa Andreini.

Gli ingredienti sono: caffè (lungo), panna fresca aromatizzata, cioccolato fondente, granella di Amaretto Gallina, Mostaccino e cedro candito (pestati al mortaio), più un ingrediente segreto.

 

 

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