On line la mappa e il monitoraggio delle sonde geotermiche lombarde
Sono più di 780 gli impianti a sonde geotermiche presenti sul territorio lombardo. Fra questi, 500 sono quelli finora registrati, per un totale di potenza installata pari a 18000 kW termici.
La quasi totalità degli impianti registrati riguarda installazioni di sonde geotermiche verticali che raggiungono una profondità non superiore ai 150 metri.
La localizzazione
E che si distribuiscono soprattutto nelle province più densamente popolate, come Milano e Brescia.
Un portale dedicato alla geotermia e non solo
Sono questi i dati diffusi da Finlombarda, in occasione della presentazione del portale che intende offrire, a distanza di tre anni dall’introduzione del Registro Regionale Sonde Geotermiche (RGS), una panoramica aggiornata sulla diffusione della tecnologia nel territorio regionale.
Una rivisitazione
Non si tratta in realtà di un sito ex-novo, ma della rivisitazione di uno già esistente (www.rinnovabililombardia.it), nato per monitorare lo sviluppo di qualsiasi tipologia di fonte rinnovabile.
Dati accessibili e consultabili
Novità importante di questa rivisitazione è la creazione di una nuova sezione informativa. Dove vengono resi accessibili e consultabili a tutti gli interessati i dati acquisiti attraverso il processo di registrazione degli impianti geotermici nel RSG. Reso obbligatorio dal Regolamento Regionale entrato in vigore il 6 marzo 2010. Il servizio mette inoltre a disposizione una rassegna dei principali indicatori ricavabili dall’analisi dei dati presenti nel RSG. E che restituiscono una mappatura delle principali caratteristiche degli impianti e la loro distribuzione sul territorio.
La prima Carta Geoenergetica regionale
Entrando nel dettaglio il portale accoglie sia una sezione dedicata a quelli che potremmo definire opuscoli informativi. Ovvero brevi descrizioni del concetto di geotermia, del funzionamento di un impianto geotermico e i relativi campi di applicazione (compreso un format dedicato alle domande e risposte). E una parte più ‘tecnica’ di diffusione di dati. Oltre alla sopracitata rassegna dei principali indicatori ricavabili dal RSG, il sito diffonde la prima Carta Geoenergetica regionale. Una mappa in cui viene rappresentata la distribuzione territoriale del potenziale geotermico associato alle diverse formazioni geologiche superficiali, evidenziando anche la relazione spaziale che intercorre tra il potenziale geotermico e la presenza di acque sotterranee nelle aree pianeggianti caratterizzate dalla coesistenza prevalente di ghiaie e sabbie.