Liguria: Giunta approva disegno di legge per Banca Regionale della Terra
Dalla Liguria una proposta di legge per una Banca Regionale della Terra. Per salvaguardare il territorio, così fragile in Liguria, e recuperarlo alla produzione agricola e selvicolturale. È questo l’obiettivo che si pone il disegno di legge sull’istituzione della banca regionale della terra e il rilancio dell’agricoltura per la salvaguardia del territorio. Una proposta approvata dalla Giunta regionale ligure su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Giovanni Barbagallo.
Risposta all’alluvione delle Cinque Terre
Un’iniziativa che si è fatta strada dopo i tragici fatti dell’alluvione che ha colpito le Cinque Terre, la Val di Vara e Genova nel 2011. Mettendo in luce in tutta la sua drammaticità, la fragilità dell’ecosistema Liguria, con fasce terrazzate e boschi lasciati a se stessi, terre abbandonate, causa di dissesto idrogeologico.
Il ddl passerà ora all’esame del Consiglio regionale per il via definitivo.
Il ddl passerà ora all’esame del Consiglio regionale per il via definitivo.
Favorire il recupero
”Vogliamo favorire il recupero produttivo delle aree a vocazione agricola abbandonate – spiega Barbagallo – oppure sottoutilizzate e perseguire anche l’aumento della superficie media aziendale. Nonchè incentivare la costituzione di unità produttive più ampie ed efficienti. Con enormi conseguenze anche sul piano occupazionale e di reddito, tenendo conto che il 70% delle aziende vitivinicole liguri sono sotto l’ettaro”.
Richiamo/appello ai cittadini
L’obiettivo della Giunta è richiamare i cittadini che posseggono terreni in Liguria a un comportamento meno negligente verso il proprio territorio e le amministrazioni locali alle loro responsabilità, per quanto riguarda la salvaguardia delle aree e la prevenzione dei fattori di rischio. Nel dopoguerra la Liguria aveva 150.000 persone che lavoravano la terra, oggi sono meno di 14.000. E, vista la fragilità del territorio ligure, sono sempre più necessarie le opere di manutenzione.
”Siccome non tutti possono dedicarsi all’attività agricola – continua Barbagallo – la legge prevede che le terre di cui i proprietari non possono o non riescono a prendersi cura siano trasferite nella disponibilità di chi vuole farne uso. Attraverso un soggetto terzo garante”.
”Siccome non tutti possono dedicarsi all’attività agricola – continua Barbagallo – la legge prevede che le terre di cui i proprietari non possono o non riescono a prendersi cura siano trasferite nella disponibilità di chi vuole farne uso. Attraverso un soggetto terzo garante”.
Gestione Filse
Nelle previsioni dell’assessorato all’Agricoltura il soggetto terzo sarà un Fondo affidato alla gestione di Filse (Finanziaria Ligure per lo Sviluppo Economico), denominato Banca Regionale della Terra, che avrà una dotazione finanziaria iniziale di 1,3 milioni di euro.
Riordino
“Col suo intervento – spiega Barbagallo – la Fondazione favorirà processi di ricomposizione e di riordino fondiario, indispensabili per consentire alle nostre aziende di raggiungere quella massa critica, senza la quale non si può competere, svolgendo una funzione del tutto simile a una banca”.
Impostazione provvedimento
Nella discussione, la Giunta ha condiviso l’impostazione del provvedimento, ancora sotto forma di bozza. E ha dato mandato all’assessore Barbagallo di avviare al più presto il confronto con gli altri Assessorati e i dipartimenti della Regione. Nonchè con tutti i soggetti coinvolti a vario titolo, Al fine di arrivare a un disegno di legge il più possibile condiviso.