Maltempo: allerta nelle campagne per l’ondata di freddo in arrivo

C’è preoccupazione nelle campagne italiane per l’arrivo della prossima ondata di freddo e di maltempo, che da stasera fino a mercoledì prossimo porterà le temperature giù di colpo di 5-6 gradi, con pioggia, neve e gelo in tutta la penisola. Torna l’inverno in Lombardia e in Liguria, secondo le previsioni elaborate da 3bmeteo, per effetto di aria fredda di matrice russa in discesa dapprima sull’Europa centrale, poi sul Mediterraneo. Da oggi la formazione di un’area di bassa pressione a carattere freddo sull’Italia determinerà un peggioramento anche sulla regione. Con nevicate in collina ma a tratti anche in pianura. Peggioramento anche sul Nord Ovest. Con nevicate fino a bassa quota, specie tra basso Piemonte ed interne liguri. A tratti anche in pianura. Anche la prossima settimana il clima sarà freddo. Con occasione per ulteriori nevicate sulle aree pianeggianti.

L’allarme Cia

Da sempre in agricoltura – ricorda la Cia (Confederazione italiana agricoltori) – il freddo improvviso ed eccessivo è sinonimo di perdite e disagi: maggiori costi per il riscaldamento di serre e stalle, prodotti orticoli a rischio, difficoltà nell’approvvigionamento mangimistico per gli allevamenti e nel trasporto e distribuzione dei prodotti, specialmente quelli freschi.

Di conseguenza, se le previsioni meteo verranno confermate e, in particolare al Centro Nord, le nevicate interesseranno non solo i rilievi montuosi ma anche l’entroterra – spiega la Cia – per le coltivazioni in campo aperto c’è pericolo di congelamento e blocco della crescita. Spinaci, radicchio, cicorie, cavoli, insalate, broccoli, verze, finocchi e carciofi sono i prodotti più “minacciati”.
 

ondata freddo

I germogli

Tanto più che il clima mite delle ultime due settimane ha reso più sensibili i germogli. E l’ondata di freddo potrebbe essere un gran danno. Mentre tra i settori più in allerta, oltre l’orticoltura, c’è anche la zootecnia. Che potrebbe risentire della diminuzione di resa produttiva degli animali causata dalle rigide temperature. Soprattutto per le serre – aggiunge la Cia – le ricadute del freddo e del gelo sui costi di produzione potrebbero essere significative. Portando a un ulteriore aggravio tra il 5 e il 10 per cento sulla voce “energia”.

Capitolo energetico

Solo nel terzo trimestre del 2012 (ultimi dati Istat disponibili), gli agricoltori hanno speso per il capitolo energetico il 12,6 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. 

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