Nuova casa per il Consozio Valténesi a Puegnago (BS)
Il Valtènesi ha trovato casa: questo il “claim” che lunedì 22 aprile ha accompagnato la cerimonia inaugurale della nuova sede del Consorzio Valtènesi, messa a disposizione dall’amministrazione comunale di Puegnago del Garda (Bs), retta dal sindaco Adelio Zeni.
La cornice è quella affascinante di villa Galnica, l’antico palazzo Tebaldini riaperto al pubblico dopo un lungo e paziente lavoro di restauro: una location di prestigio, situata nel centro storico del piccolo comune che rappresenta uno dei principali polmoni produttivi dei vini valtenesini.
E’ stato così raggiunto uno dei traguardi più importanti che il presidente Sante Bonomo aveva fissato tra gli obbiettivi imprescindibili del suo mandato, insieme ovviamente alla conquista della nuova Doc Valtènesi entrata in vigore con la vendemmia del 2011.
“La sede di Villa Galnica vuole e deve diventare la casa di tutti i produttori dei vini Doc tutelati dal Consorzio – ha dichiarato Bonomo al culmine di un lungo open day cui hanno partecipato addetti ai lavori, enotecari, ristoratori e giornalisti, realizzato in collaborazione con la condotta Garda di Slow Food retta da Gianni Briarava -. Quindi non solo Valtènesi, ma anche Garda Classico, Garda Bresciano, San Martino Della Battaglia e l’Igt Benaco Bresciano, tutte tipologie che appartengono in modo inderogabile alla nostra cultura e rappresentano altre sfumature ed altre interpretazioni di un territorio unico ed inimitabile”.
Coerentemente con questi intenti, nella cantina a volto di Villa Galnica è stata allestita una esposizione permanente di tutti i vini della zona dove sarà possibile trovare anche materiale promozionale sulle aziende produttrici. Fin dai prossimi giorni inoltre la sede sarà regolarmente aperta al pubblico, proprio con l’intento di diventare un punto di riferimento e di visibilità anche per il mondo dei consumatori e dei turisti.
“Questa nuova casa comune sarà indispensabile per accompagnare e rafforzare il lancio della Doc Valtènesi sui mercati– ha concluso Bonomo-. Un percorso nuovo e ricco di tradizioni allo stesso tempo, che ufficialmente è iniziato da due sole vendemmie ma in realtà prende le mosse dall’ormai storica Doc Garda Classico oltre che dalla Doc Garda Bresciano”.