22-23 giugno arriva il solstizio d’estate, Corte Nigella ne celebra la magia
L’estate astronomica inizia con il solstizio del 21 giugno, il giorno più lungo del nostro calendario. Alle 5.04 il Sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l’eclittica, il punto più alto nel cielo e il giorno raggiungerà la sua massima durata.
Un’occasione celebrata in tutto il mondo con una serie di riti che ripropongono antichissime attività propiziatorie che culminano con la festa di San Giovanni (24 giugno) in cui convergono usanze indoeuropee e celtiche introdotte per esaltare i poteri della luce e del fuoco, delle acque e della terra feconda di erbe, di messi e di fiori.
A Felonica, estremo lembo della provincia di Mantova, l’agriturismo Corte Nigella propone un originalissimo saluto all’arrivo dell’estate: bagni di gong, storie popolari, escursioni virtuali alla scoperta di mondi lontani, escursioni reali per conoscere i segreti delle piante aromatiche, oltre che viaggi nel gusto e nella cultura.
A questo proposito è preferibile prenotare, entro mercoledì 19 giugno (tel. 0386-66222 mob. 338-4057185, info@cortenigella.com) la cena di sabato 22 e il pranzo di domenica 23, mentre per il Bagno di Gong è necessaria l’iscrizione telefonica entro venerdì 21 giugno. Tutte le manifestazioni verranno realizzate anche in caso di maltempo, al coperto.
Con “La magia del solstizio d’estate” (22-23 giugno) , ricco di eventi e suggestioni, l’agriturismo Corte Nigella saluta l’arrivo della bella stagione con una serie di proposte che ne fanno un luogo unico e irripetibile. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con il Consorzio agrituristico mantovano “Verdi terre d’acqua”, offre l’opportunità di conoscere l’offerta turistica di questa struttura che, affiancata da una rinomata scuola di equitazione, si trova in posizione strategica per raggiungere città d’arte come Mantova, Ferrara, Verona, respirare il battito del fiume Po, immergersi nel paesaggio della Bassa, sentire provenire da lontano il profumo del mare Adriatico.
IL PROGRAMMA DI SABATO – “La magia” inizia alle 18 di sabato 22 giugno, con un percorso sensoriale tra i profumi dell’orto aromatico impreziosito da piccoli tesori d’arte di Miranda Vallini (stampe e metallo lavorato) e Claudio Scaranari (metallo e vetro inciso) per proseguire con un massaggio sonoro vibrazionale guidato dal Master Gong Mario Montalbano. Dopo la cena “Naturalmente Gustando” preparata con l’estro e la fantasia che contraddistinguono Germana, vera anima di Corte Nigella, passeggiata notturna tra le lucciole sull’argine del fiume Po, in ascolto dell’energia e dell’ambiente. Chiuderà la prima giornata della “Magia del solstizio”, intorno alle 23, il rito propiziatorio del falò di S. Giovanni con lancio di lanterne dei desideri, a cura di Luca Negroni.
GLI EVENTI DI DOMENICA – Domenica 23 alle 9.30 excursus antropologico alla scoperta dei riti e delle tradizioni popolari legati al Solstizio d’estate, a cura di Francesco Bravin Laureato in Scienze Antropologiche ed Etnologiche presso l’università di Milano, alle 11.30 consigli pratici di orticoltura biologica a cura di Antonio Truffelli, insegnante alla scuola di formazione professionale ENAIP di Mantova, esperto nel settore del vivaismo e dell’orticoltura. Pranzo intorno alle 13 e, due ore dopo, un’interessante conversazione con Nerino Valentini autore de “Il nocino: l’elisir di San Giovanni”.
“La magia del solstizio” a Corte Nigella si chiude con l’evento in programma alle 16.30: gli artisti Miranda Vallini e Claudio Scaranari racconteranno il paesaggio e gli elementi naturali dell’ambiente fluviale con forme artistiche che nascono da svariate tecniche e materiali: dalla carta alla lamiera incisa a fiamma, dal plexiglas alla pasta vitrea, dal rame cesellato al vetro inciso.
FOCUS 1 – IL SOLSTIZIO D’ESTATE
In tutto il mondo il 21 giugno si festeggia il solstizio d’estate. L’inizio dell’estate astronomica viene celebrato rendendo omaggio al sole, non tanto perchè considerata una divinità quanto perchè, per l’uomo, è indubbiamente la principale fonte di vita.
Il cambio di direzione che il sole compie tra il 21 e il 22 giugno, riprendendo la sua corsa sull’orizzonte, era salutato come l’inizio di un nuovo periodo di vita. In realtà anche se noi crediamo che cominci l’estate, dopo il giorno più lungo che è rappresentato dal 21 giugno, il sole comincia a calare, determinando l’accorciarsi graduale delle giornate. I solstizi furono festeggiati un po’ ovunque, nell’antica Grecia, come nell’America precolombiana.
E la religione cristiana, conscia della portata di questi festeggiamenti, si preoccupò fin dai suoi inizi di acquisire quelle date sovrapponendovi le proprie solenni celebrazioni. E così come il solstizio invernale è stato sostituito dal Natale, quello d’estate dalla festa di San Giovanni che si celebra il 24 giugno.
Dunque ancora una volta una festa, originariamente pagana, diffusa in molte culture umane, poiché basata sull’osservazione antichissima del moto del sole, si è fusa con la tradizione cristiana, come era logico che fosse.
FOCUS 2 – LA FESTA DI SAN GIOVANNI
Nella festa di San Giovanni convergono i riti indoeuropei e celtici esaltanti i poteri della luce e del fuoco, delle acque e della terra feconda di erbe, di messi e di fiori.
Tali riti antichi permangono, differenziandosi in varie forme, nell’arco di duemila anni, confluendo in qualche modo nella solennità cristiana.
Secondo le tradizioni italiane il 24 giugno è anche il giorno in cui le streghe si recano, in volo, verso il “Grande Noce di Benevento”: è questo l’albero sul quale una dea lunare avrebbe sconfitto il diavolo, rimandandolo negli inferi; esiste tutta una serie di riti che consentono di evitare che nel loro lungo volo le streghe si fermino presso la dimora di qualcuno, riti connessi soprattutto all’uso di erbe magiche.
Nella notte di San Giovanni, in tutta Italia, le campagne e le città si riempivano di imponenti fuochi. Nei campi venivano accesi dei focolari propiziatori, per allontanare il maligno e proteggere i campi. Le fiamme erano tenute in vita fino all’alba, momento in cui si spegnevano per lasciar spazio al più importante dei fuochi: il sole.
ERBE DI S. GIOVANNI – Per molti è il periodo della raccolta delle piante e delle erbe da usare nelle operazioni magiche, che bagnate dalla rugiada vengono intrise di una potenza nuova. Proprio la rugiada ricorda il battesimo impartito dal Battista nel Giordano, mentre le erbe dei prati e dei boschi ripropongono l’austera penitenza di Giovanni nel deserto prima della sua missione di precursore del Messia.
Le erbe più note da raccogliere nella notte del 24 giugno sono: l’iperico detto anche erba di S. Giovanni; l’artemisia chiamata anche assenzio volgare e dedicata a Diana-Artemide; la verbena protettiva anch’essa e il ribes rosso che proteggeva dai malefici. Oltre a queste sono anche ricercate: il Vischio, il Sambuco, l’Aglio, la Cipolla, la Lavanda, la Mentuccia, il Biancospino, il Corbezzolo, la Ruta e il Rosmarino.
TRADIZIONI POPOLARI – Alle prime luci del 24 giugno i contadini che possedevano alberi di noce dovevano andare a legare una corda di spighe di orzo ed avena intrecciate ai tronchi dei loro alberi. In questo modo avrebbero poi raccolto frutti buoni e abbondanti.
– Si raccolgono le noci ancora immature per preparare il “nocino” un liquore corposo da bere gradualmente in futuro per riacquistare le forze nei momenti del bisogno.
– Portare l’iperico all’occhiello nella notte della festa, protegge dalle streghe.
– La prima acqua attinta la mattina del 24 manteneva la vista buona.
– Il giorno di San Giovanni se si compera l’aglio si avrà un anno prospero.