Maltempo, Lombardia devastata da acqua e vento: tromba d’aria a Mantova, grandine sui frutteti pavesi
Case inagibili, strade interrotte e capannoni scoperchiati. E’ il primo bilancio – ha spiegato la Coldiretti Lombardia – della violenta tromba d’aria che questo pomeriggio, intorno alle 16.30, si è abbattuta come una falce su diversi comuni e centri abitati del Mantovano: San Rocco di Quistello, Schivenoglia, San Giacomo delle Segnate, San Giovanni del Dosso, Correggioli, Ostiglia.
E proprio Ostiglia – hanno commentato i tecnici della Coldiretti che stanno monitorando la situazione –, dalle prime segnalazioni risulta essere il Comune più colpito. I vigili del fuoco sono al lavoro per liberare le strade in cui la viabilità è stata interrotta dalla caduta di platani, mentre alcune abitazioni sono state dichiarate inagibili. Sempre a Ostiglia si segnalano tetti di case e capannoni scoperchiati, così come negli altri centri colpiti dove si registrano anche fienili danneggiati.
Maltempo anche sull’Oltrepò Pavese: nella notte una bomba d’acqua ha colpito soprattutto le zone di alta collina tra Varzi e Cecima con grandine e vento forte che si sono abbattute sulle coltivazioni danneggiando in particolare i frutteti, mentre questa mattina la pioggia caduta incessantemente ha fatto esondare alcuni fossi nella zona, dove si sono verificati diversi allagamenti. Invasa dal fango l’ex statale del Penice, la 494, chiusa al traffico intorno alle 12.30. Forti precipitazioni anche nel Lodigiano dove al momento si registrano solo campi allagati. Su tutto il territorio lombardo sono in corso i rilievi dei tecnici di Coldiretti, che stanno verificando l’evolversi della situazione. “Questi sono gli ultimi episodi di una stagione estiva e di inizio autunno contrassegnata dal maltempo e da fenomeni climatici molto violenti che hanno causato danni all’agricoltura, alle strutture e al territorio, come dimostrano anche le frane che ci sono state nel Varesotto” ha affermato Ettore Prandini, Presidente Coldiretti Lombardia.
“E’ stato il colpo di grazia di un’annata già molto difficile, tra le continue piogge di questa estate e le temperature basse”, ha detto con amarezza Luciano Rosina, che a Ponte Nizza coltiva 30 ettari di frutta e grano. “Le pomelle e le golden sono andate, l’uva che era ancora sui filari è da buttare, i campi che erano pronti per la semina straripano d’acqua – ha proseguito l’agricoltore – Per me non è esagerato parlare di calamità naturale: è urgente intervenire”. “Noi dovevamo ancora cogliere le pomelle genovesi, una varietà di mela tipica delle nostre zone, e anche le pere da cuocere – ha ammesso Simone Rolandi, che nella sua azienda agricola a Val di Nizza coltiva otto ettari di frutteti – Ho fatto un primo sopralluogo questa mattina: il danno c’è ed è evidente, anche se ancora difficile da quantificare”.
“Il maltempo ha colpito più violentemente nell’Alto Oltrepò, dove alcuni smottamenti già esistenti potrebbero essersi mossi ulteriormente – spiega Monica Rosina, segretario per Coldiretti della zona di Varzi e Voghera – Ma tutta la zona è stata interessata dal maltempo: i nostri tecnici stanno monitorando la situazione con attenzione, per capire se i terreni riusciranno a drenare tutta la pioggia caduta in così poco tempo”. “I numeri dimostrano che in Italia negli ultimi 20 anni per riparare i danni di frane ed alluvioni è stato speso quasi il triplo di quanto è stato stanziato per la prevenzione – sottolinea Wilma Pirola, presidente di Coldiretti Pavia – E la situazione è preoccupante anche in provincia di Pavia, dove le zone a rischio frane hanno registrato un incremento di quasi il 40% negli ultimi anni”. Anche in pianura c’è preoccupazione tra gli agricoltori, soprattutto tra coloro che avevano già seminato i cereali: nella zona intorno a Voghera si segnalano diversi campi allagati.