Mantuano, il cuoco di Obama che ha nel cuore “Il Pescatore”
Cappesante appena pescate (a mano) arrostite in un forno a legna. La ricetta per prendere per la gola l’uomo più potente del mondo è servita: parola di Tony Mantuano, “il cuoco di Barack Obama”, protagonista domenica di un incontro a CasaCorriere, all’interno di Expo, moderato dal giornalista e socio Arga Lombardia Liguria Luca Angelini.
E’ il “nostro” modo di ricordare e celebrare il 54esimo compleanno del presidente Obama, che anche oggi sarà al lavoro alla Casa Bianca, all’indomani della presentazione dell Clean Power Plan, il Piano per l’Energia Pulita, una serie di nuovi regolamenti formalmente introdotti dall’agenzia per la protezione dell’ambiente (EPA) che hanno come obiettivo primario la riduzione delle emissioni di CO2 prodotte negli Stati Uniti.
L’italo americano Mantuano, origini calabresi (i nonni avevano una drogheria), ospite per qualche giorno ai fornelli del ristorante Identità golose, non è il cuoco della Casa Bianca, ma il suo ristorante di Chicago, Spiaggia, è il preferito dalla coppia presidenziale.
“Obama e consorte – ha raccontato Mantuano – venivano a mangiare nel mio locale prima che lui diventasse senatore. Si trovavano da me per i loro incontri galanti”. E hanno continuato a farlo anche dopo l’ascesa politica: “Telefonano per prenotare, ma senza troppo preavviso, e arrivano al ristorante come una famiglia qualsiasi. Soltanto con un po’ di security al seguito”.
Allo Spiaggia Obama ha festeggiato la sua elezione a Presidente, nel 2008: nel menù, ovviamente, cappesante. E Michelle ha tenuto qui più di un ricevimento ufficiale, chiedendo a Mantuano di cucinare con materie prime made in Usa. “Per me è stata una sfida – ha detto lo chef – perché cucinare italiano con materie prime americane non è stato facile”.
Ma alle sfide, Tony ci è abituato. “Quando ho iniziato, 31 anni fa, cucina italiana, in America, era sinonimo di basso prezzo e scarsa qualità. L’alta cucina era solo quella francese. Adesso tutto è cambiato, la cucina italiana è la più apprezzata negli Stati Uniti“.
Lui, sulla qualità, ci ha scommesso da subito. Anche perché, prima di aprire il suo ristorante, aveva fatto esperienza nel regno di Nadia e Antonio Santini, “Dal Pescatore”, a Runate di Canneto sull’Oglio (Mantova). “Credo che il loro sia il ristorante più elegante del mondo”. Parola di cuoco dell’uomo più potente del mondo.
Sabrina Pinardi