Agricoltura Lombarda: numeri e risorse in mostra a San Benedetto Po (MN)
“È assolutamente positivo che il Museo Civico Polironiano riapra un’ala della propria struttura dopo il terremoto del 2012, privilegiando la mostra su ‘La faccia giovane dell’agricoltura lombarda’. Significa manifestare una grande attenzione verso il territorio, la sua economia prevalente, i giovani, che stanno riscoprendo l’agricoltura con uno spirito imprenditoriale e una elevata preparazione culturale”.
Così l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Gianni Fava, ha inaugurato la mostra promossa dalla Direzione generale all’Agricoltura per comunicare ai cittadini i numeri, la forza e la qualità del comparto primario in regione.
PRIMA REGIONE AGRICOLA – La Lombardia produce il 42% del latte nazionale, il 42% del riso, il 39% della carne suina italiana. Gli ettari coltivati sono oltre 1,2 milioni, pari al 51% della superficie totale regionale. Un’ossatura che si traduce in 4,8 milioni di euro di export agroalimentare, cui si devono sommare 7,2 milioni di euro di produzione lorda vendibile, pari al 14,5% del totale nazionale.
L’agricoltura lombarda, che si colloca fra le prime tre regioni d’Europa, è riuscita anche grazie a questi numeri ad attrarre i giovani. Ma ora occorre garantire la redditività alle imprese, faceno in modo che gli imprenditori del settore ottengano il giusto valore per i propri prodotti di qualità.
La POLITICA AGRICOLA COMUNITARIA – Uno sforzo ancora più intenso rispetto al passato, per il ridimensionamento dei fondi della Pac. “Nel giro di 15 anni l’incidenza della Pac in
Europa è passata dal 75 al 30% del bilancio europeo – ha spiegato Fava – e dal 2020 è altamente probabile che le risorse siano ancora meno. Questa è la tendenza, ma se vogliamo attrarre i giovani dobbiamo fare in modo, ripeto, che accanto a una elevata preparazione e cultura di base, possano contare su prospettive di reddito quanto meno dignitose. L’agricoltura, per il ruolo economico, strategico e sociale che riveste, merita una
maggiore attenzione”.
NO MAIS PER BIOGAS – Nell’intervento dell’assessore c’è spazi anche per ribadire un concetto legato alla multifunzionalità
dell’azienda agricola. “Continueremo a sostenere le energie da fonti rinnovabili – ha assicurato – evitando tuttavia di
finanziare quegli impianti che alimentano speculazioni dannose per l’agricoltura. Penso ad esempio all’uso del mais negli impianti di biogas. I cereali devono essere destinati
all’alimentazione umana o animale, non per la produzione
energetica. La Regione Lombardia, d’ora in avanti, non darà più alcun contributo alla nascita di simili realtà. La produzione di mais va impiegata in altro modo”.
I NUMERI DELL’AGRICOLTURA LOMBARDA – 20 foreste regionali per una superficie complessiva di 23.000 ettari; 620.000 ettari superficie occupata dal sistema forestale lombardo; 811 alpeggi; 80.000 ettari di pascolo di alta montagna; 42% della produzione nazionale di latte; 42% della produzione nazionale di riso; 39% della produzione nazionale di carne suina; 1.230.000 ettari di superficie agricola; 4,8 milioni di euro il valore dell’export agroalimentare lombardo; 7,2 milioni di euro il valore economico annuo prodotto; 40.000 chilometri di canali ad uso irriguo e di bonifica; 42 vini a denominazione d’origine; 26 prodotti Dop e Igp; 243 prodotti agroalimentari tradizionali.