Contro lo spreco alimentare a Varese arriva software per monitorare fasi spesa
Un programma, “Big Data”, per razionalizzare i processi di acquisto e un progetto per dire basta agli sprechi alimentari domestici. Anche la Camera di commercio di Varese, guidata da Renato Scapolan, scende in campo per prevenire lo spreco alimentare, un problema serio che, a livello nazionale, vede 1,3 miliardi di tonnellate di cibo inutilizzato finire in pattumiera per un costo stimato tra i 7,7 e i 9 miliardi di euro.
SOFTWARE PER MONITORARE FASI DELLA SPESA – L’azione contro gli sprechi alimentari rientra tra i progetti di SIFooD (Science and innovation food district) ed è promossa dal Distretto del cibo e della scienza, presieduto da Mauro Piloni, costituito dal dipartimento ricerca e sviluppo di Whirlpool con la collaborazione di imprese, associazioni e istituzioni, come la Liuc di Castellanza, della Provincia dei sette laghi. L’aggregazione è aperta all’ingresso di nuove realtà imprenditoriali: in particolare, si punta ad attrarre esponenti della grande distribuzione, ma anche realtà specializzate nella produzione di biosensori alimentari e nell’architettura di sistema hardware e software
Con il software dedicato utile a monitorare le fasi della spesa e il progetto per promuovere tecnologie per ridurre gli sprechi di cibo grazie a una migliore tracciabilità e a più adeguati sistemi di conservazione e cotture degli alimenti.
OBIETTIVO RIDUZIONE DEL 46% – In vista di Expo, Varese punta a ridurre quel 46% di spreco di cibi che avviene nelle fasi di trasformazione, distribuzione e consumo. Spesso, infatti, l’eccessivo acquisto di cibi porta al loro non utilizzo o per deperimento dovuto a scarsa attenzione nella conservazione o per il raggiungimento della data di scadenza. L’obiettivo della battaglia varesina, attraverso “Big Data” e il progetto collegato, è monitorare gli acquisti lungo tutta la filiera agroalimentare così da elaborare strategie e politiche di intervento che, da un lato consentano di ridurre gli sprechi e, dall’altro, valorizzino i prodotti tipici del territorio come miele varesino o la formaggella del luinese senza dimenticare le pesche di Monate, che si stanno facendo strada sulla tavola dei consumatori, circa 900.000, della provincia.
RISPARMI PER I CONSUMATORI – Prevenire lo spreco alimentare, per SIFood e Whirlpool, e ora anche per la Camera di commercio, rappresenta anche l’occasione di garantire una vetrina maggiore alle eccellenze prodotte dal settore primario varesino e offrire loro nuove forme di valorizzazione che aiutino a difendere l’ambiente, a contenere gli sprechi e, quindi, a far risparmiare i consumatori la cui spesa potrà così diventare meno gravosa per i bilanci familiari. Come certificano anche istituzioni europee e mondiali, come la Fao, il 54% degli sprechi alimentari si verifica infatti a monte: in fase di produzione, raccolta e immagazzinamento. Mentre il restante 46% avviene a valle, nelle fasi di trasformazione, distribuzione e consumo. Questo prevalentemente per due motivi principali: l’acquisto eccessivo di derrate e il raggiungimento della data di scadenza.