Cotechino e Blisgòn nella fiera di Casalmaggiore (CR)
Riscoprire la tradizione delle antiche ricette tramandate a voce e vivere il patrimonio del territorio non è mai sato così semplice. E’ quanto si può fare fino al 5 novembre a Casalmaggiore in provincia di Cremona – al confine delle provincie di Parma e Mantova – in occasione della fiera del Santo Patrono, San Carlo.
Le nebbie e il tempo non saranno un problema perchè la Proloco, che ha organizzato la manifestazione con il Patrocinio del Comune, ha pensato proprio a tutto allestendo una tensostruttura con 350 posti a sedere all’interno del cortile del Palazzo Comunale di Piazza Garibaldi. Qui, in pieno centro, tutti i giorni dalle 18 le cucine sfornano cotechino con contorno di polenta, purè, lenticchie o crauti, spalla cotta, mariola (un cotechino di finissime carni e meno grassi), cotenne con fagioli, ciccioli (saporiti ritagli del maiale cotti e pressati) con polenta, formaggio grana con polenta, pestata di grasso con polenta e…i tipici blisgon.
Il nome deriva dal dialetto blisgèr=scivolare e sono i tipici tortelli di zucca della tradizione casalasca. La forma, a rettangolo ripiegato, è un invito all’assaggio e la pasta sottile racchiude un morbido ripieno di zucca mantovana e mostarda cremonese, amaretti e noce moscata. Più comunemente serviti con burro fuso e salvia per esaltarne l’armonia di sapori, sono ineguagliabili anche con un sugo leggero di passata di pomodoro.
Dopo un’attenta ricerca per risalire alla ricetta originaria, è stata istituita una Commissione che nel 2010 ha riconosciuto a questo piatto il marchio di Denominazione Comunale quale prodotto tipico di Casalmaggiore.
Da domani fino a martedì 5 novembre la cucina aprirà anche a mezzogiorno e lunedì il menù proporrà, oltre al cotechino e ai blisgòn, anche trippa e risotto alla casalasca con salsiccia. Tra i vini non solo lambrusco del reggiano e barbera, ma anche dolcetto d’Alba, gutturnio e bonarda.
Il 5 e il 6 novembre si celebra anche la Giornata del Bambino e tutte le attrazioni del luna park nella secentesca piazza Garibaldi saranno gratuite per le scuole.
La fiera ha origini antiche e, secondo testimonianze accreditate, nacque come fiera agricola e del bestiame. Negli anni il programma si è arricchito di proposte, soprattutto per diventare l’appuntamento più atteso, ottima occasione di svago e divertimento per la gente del posto e per i turisti. E’ per ricordare gli antichi costumi locali che nelle vie del centro si snoda da sempre una vasta esposizione di macchinari agricoli e artigianato, testimoni della continuità tra passato e presente.