Cremona: viaggio nella patria di Stradivari alla scoperta dei tesori del gusto
Cremona e Stradivari, concerto di sapori
di Franca Iannici
Dalla Festa del salame dal 20 al 22 ottobre, tre giorni dedicati al salame con degustazioni, mostre, spettacoli da vivere nel centro di Cremona, la città delle tre T”, “turòon, Turàs, Tugnàs”, “torrone, Torrazzo, Tognazzi” (l’attore Ugo Tognazzi) alla Festa del Torrone 2017. Ovvero il goloso appuntamento per celebrare il torrone dal 18 al 26 novembre. Con rievocazione storica del matrimonio tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti.
Il violino è il più umano di tutti gli strumenti
Lo scriveva la scrittrice statunitense Louisa May Alcott, e a Cremona, capitale mondiale della liuteria, patrimonio immateriale dell’Unesco e anima della città lombarda, continua la tradizione delle botteghe di liutai. Ovvero l’eccellenza dell’artigianalità musicale cremonese.
Due mesi il tempo necessario per ogni violino
“Per costruire un violino occorrono due mesi e bisogna utilizzare solo legno di abete rosso delle Dolomiti e acero per definire la la sonorità dello strumento – spiega Philippe Devanneaux, maestro francese ma cremonese di adozione e titolare dell’Atelier di liuteria – e il legno deve avere una stagionatura di almeno 10/15 anni”.
Unicità del suono
Insomma ogni violino ha un suono diverso. E questo dipende dalla lavorazione del liutaio. La tastiera è realizzata in ebano e per arrivare allo strumento finito occorrono 45 passaggi. Che terminano con la lucidatura a base di vernice di olio di lino.
12 violini e 4 violoncelli all’anno
È possibile costruire 12 violini all’anno mentre occorrono 4 mesi per costruire i violoncelli. Il costo di un violino varia tra gli 8.000 e 10.000 euro. Gli archetti, altrettanto importanti perché danno vita alla voce del violino, non sono realizzati dal liutaio ma vengono costruiti aziende specializzate utilizzando crine di cavallo per le corde.
Qual è il destino della liuteria?
È un’arte destinata a scomparire? Per stimolare i giovani a diventare liutai è nata la scuola internazionale statale di liuteria a Cremona ispirandosi a Stradivari, frequentata per il 70% da stranieri e 30% da italiani, con corsi di formazione di 5 anni + 2 anni.
La liuteria è una scelta di vita e l’obiettivo della strategia didattica della scuola è di stimolare l’interesse degli studenti verso la ricerca, pratica costante sostenuta da studio e scambio di idee: gli studenti sono in grado di studiare il suono e la tecnica, acquisire esperienza e sviluppare il loro mestiere in modo individuale secondo le proprie capacità, consapevoli che solo una profonda conoscenza del passato e una tecnica solida consentiranno di intraprendere progetti innovativi.
Allo scopo di promuovere e valorizzare la liuteria contemporanea cremonese, che opera nel rispetto della tradizione artigianale nel 1996 è nato il consorzio liutai Antonio Stradivari Cremona a cui aderiscono circa sessanta maestri liutai di Cremona e provincia.
Salvaguardare un mestiere antico
Per salvaguardare il lavoro dei liutai il Consorzio ha realizzato, in collaborazione con la Camera di Commercio e le Associazioni Artigiane, il Marchio “Cremona Liuteria”.
Il marchio garantisce che lo strumento certificato è costruito artigianalmente da un maestro liutaio professionista cremonese. Il Consorzio dispone inoltre di una banca dati degli strumenti venduti con il Marchio “Cremona Liuteria” che consente una verifica costante della autenticità degli strumenti.
La Fiera Mondomusic
Per rendere omaggio alla città di Cremona non poteva mancare una manifestazione dedicata alla musica come Fiera Mondomusic. Un evento internazionale a cui partecipano 300 espositori provenienti da 30 Paesi. Con 81 eventi, tra cui concerti, presentazioni e seminari, workshop, festival e mostre di strumenti.
Inaugurata ufficialmente dal sindaco di Cremona Gianluca Galimberti quest’anno erano presenti oltre 400 tra musicisti e speaker internazionali e 5000 prodotti in esposizione. Una delle novità del 2017 è il ciclo “Suona con …” un format in cui ogni allievo può partecipare a una sessione di musica con un grande musicista come il violinista Gilles Apap, il pianista Enrico Itamar Golan e i tre pianisti jazz Umberto Petrin, Enrico Pieranunzi e Danilo Rea, presenti alla manifestazione.
Per valorizzare i giovani talenti Gewa Music, azienda tedesca leader nel settore degli strumenti musicali acustici meccanici, in collaborazione con CremonaFiere e Archimagazine, organizza ogni anno il concorso Gewa Youg Contest riservato ai violinisti, violisti e violoncellisti tra i 6 e i 14 anni. Strutturato su cinque selezioni regionali e una finale nazionale che si tiene a Cremona il concorso mette in palio un montepremi di 1000 euro e l’opportunità di esibirsi con l’Orchestra D’Archi Arrigoni.
Il Museo del Violino
Ma non si può andare a Cremona senza visitare il museo Museo del Violino. Donato al comune di Cremona da Giovanni Battista Cerani nel 1893 nel Museo sono custoditi antichi e preziosi strumenti musicali e modelli di proprietà di grandi liutai cremonesi come Andrea Amati (1505) e Antonio Stradivari (1644), il più famoso costruttore di violini, viole, violoncelli, chitarre e arpe. Al Museo del Violino di Cremona è possibile scoprire cinque secoli di liuteria cremonese attraverso capolavori, assicurati con cifre a sei zeri, dei Maestri Amati, Stradivari e Guarneri dalle botteghe tardo rinascimentali fino ad oggi.
Le tradizioni e la storia di una città si scoprono attraverso le ricette storiche con i prodotti tipici del territorio.
Eccellenze della cucina
Tra le eccellenze della cucina cremonese ci sono si possono gustare i tortelli. Rigorosamente di magro con ripieno di ricotta e spinaci o con ripieno di zucca. E i marubini, ricetta che risale al ‘500 (in dialetto “marubèen”), tradizionale pasta con ripieno a base di carni, formaggio e spezie. Per il brodo viene utilizzato pollo (cappone o gallina), manzo e carne di maiale o salame da pentola. Insieme a diverse verdure.
Seguono i bolliti misti (gallina, cappone ripieno, manzo, salame da pentola, cotechino, lingua di vitello, testina) accompagnati dalla tradizionale mostarda, preparata rigorosamente con frutta intera, salame all’aglio, cotechino alla vaniglia, salame da pentola, salsiccia, verzini.
Il torrone e la leggenda
Non può mancare il tradizionale torrone, con la ricetta che risale al ‘500, Secondo la leggenda questo dolce fu servito per la prima volta durante il banchetto nuziale di Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza, nel 1441. Per l’occasione i pasticcieri gli avevano dato la forma del Torrazzo, il campanile della cattedrale.
Ristoranti tipici
Tra i ristoranti storici che propongono ricette della tradizione cremonese ci sono l’Osteria La Sosta e l’originale ristorante Le Scuderie. Che è situato in un palazzo storico nel cuore di Cremona, diviso in tre navate pavimentate in cotto e pietra e ricavato da un ex convento. Trasformato poi in stallo per cavalli da carrozza.
Il Torrazzo e la piazza del Comune
E per finire vedere il famoso Torrazzo e la Piazza del Comune by night è un’esperienza unica. Progettato da Francesco Pecorari, è alta 110 metri. E ha all’interno 502 gradini.
Campanile da record
Il Torrazzo di Cremona è il secondo campanile storico più alto d’Italia, dopo il Campanile di Mortegliano ed è la torre in muratura più alta d’Europa. Situato accanto duomo rappresenta il simbolo della città lombarda insieme all’orologio astronomico più grande del mondo. Costruito da Francesco e Giovan Battista Divizioli (padre e figlio) negli anni 1583-1588 l’orologio rappresenta le costellazioni zodiacali. Con i movimenti del sole e della luna e perfino le eclissi. Il meccanismo è formato da un ingranaggio per il movimento e un ingranaggio per suonare le ore e la loro ripetizione.
Tutto l’orologio è in ferro battuto. Il Torrazzo ospita 7 campane fuse tutte nel 1744 dal fonditore milanese Bartolomeo Bozzio.