Dalla Liguria di Levante il prezioso Olio Dop con il sapore e il profumo del territorio che dal Medioevo ospita la coltivazione dell’olivo
Pubblichiamo oggi sul nostro sito il primo articolo – speriamo di una lunga serie – del collega Ghersi, corrispondente del “Corriere Mercantile-Edizione del Levante” di Genova, collaboratore di www.levantenews.it e www.gazzettadellaspezia.it . Ringraziamo per questa importante acquisizione di una pregiata firma del giornalismo il vice presidente di Arga Lombardia Liguria Dino Frambati.
La caratteristica dell'”Olio d’oliva Dop” è quella di essere morbido e delicato, caratterizzato da note fruttate, a bassa acidità, esalta il gusto dei cibi che accompagna senza alterarne il sapore. Soprattutto adatto ad essere abbinato a piatti di pesce e frutti di mare, risotti, carni bianche, carpacci e come ingrediente per sughi dal sapore leggero. Questo Olio Dop della Riviera Ligure non è un semplice condimento, ma un protagonista indiscusso della tavola.
Gran parte dei meriti qualitativi sono da attribuirsi alla varietà delle piante che, in secoli di adattamento al territorio e al clima ligure, hanno permesso di creare un prodotto che rispecchiasse le particolarità di alcune caratteristiche zone della Liguria.
PERLE DEL LEVANTE LIGURE – Per la Riviera Ligure di Levante, gli oli si ottengono da olive: lavagnina, razzola, rossese, lantesca, olivastrone decisamente più fruttati e sapidi, con una leggera sensazione di piccante. Scegliere l’olio ligure non significa solo andare alla ricerca di un prodotto di qualità, ma contribuire a mantenere integro il territorio, salvaguardandone, nel contempo, le comunità locali. Scelta non solo di gusto, ma etica perché al piacere dell’assaggio si unisce il sostegno a chi quotidianamente lavora nel rispetto della natura.
UNA STORIA ANTICA – L’olio ligure racchiude in sè i sapori, i profumi, le tradizioni, la storia e l’anima del territorio ligure da cui nasce. L’olio qui ha una storia molto antica ma è nel Medioevo che i monaci Benedettini insegnarono l’arte del terrazzamento e la coltivazione dell’olivo, dando vita soprattutto alla varietà “taggiasca” nella Riviera di Ponente. Quest’olio, solo dopo accurati controlli sul campo, documentali verifiche, analisi sensoriali e chimico-fisiche, si è fregiato del prezioso marchio di “Denominazione di Origine Protetta”(D.O.P.).
Ciascuna bottiglia, sul contrassegno, presenta un codice alfanumerico che la contraddistingue dalle altre, in grado di fornire al consumatore la perfetta rintracciabilità dell’intera filiera: dalla raccolta delle olive all’imbottigliamento.
I NUMERI DELL’OLIO LIGURE – In Liguria ci sono 1 milione di piante di olivo, 2.300 ettari coltivati, 600 aziende tra coltivatori, frantoiani ed imbottigliatori, 1 milione di bottiglie controllate.
Numeri che rispecchiano l’efficienza, la garanzia e il duro lavoro ispirato alla tradizione ligure.
Nella provincia della Spezia due sono i produttori: la Cooperativa Agricoltori “Vallata di Levanto” in località Le Ghiare e l’ Azienda Agricola “L’olio del Busanco” sulla strada litoranea di Riomaggiore.