Expo, in Cattolica due giorni di riflessione ‘antropologica’

 
expo riflessione antropologica“Una lettura e riflessione antropologica dei temi di Expo a partire dalla dimensione della convivialità. Perché alimentazione – che insieme a energia, pianeta, vita è tra le parole chiave dell’Esposizione Internazionale 2015 – non vuol dire solo nutrizione, ma anche relazione e socializzazione”. È questa la proposta alternativa elaborata, dopo un percorso di riflessione iniziato nel 2011, da un gruppo di docenti dell’Università Cattolica. Appartenenti a diversi ambiti disciplinari. E con la collaborazione di professori di altri atenei ed esperti. Che operano nel campo del diritto al cibo e dello sviluppo sostenibile. La proposta, insieme alle diverse riflessioni sulla convivialità, viene presentata oggi, primo dei due giorni di studio, ‘Convivio. Rappresentazione, senso, esclusione, sostenibilità’. Che si svolge nella Cripta Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (largo Gemelli, 1 – Milano).

Prima giornata

L’incontro, promosso dal Laboratorio ExpoLAB istituito in Cattolica per promuovere, coordinare e implementare le attività scientifiche e le iniziative dell’Ateneo sul tema guida di Expo ‘Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita’, è iniziato questa mattina. A inaugurare la due giorni i saluti introduttivi del Rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli e del Direttore Laboratorio ExpoLAB Pier Sandro Cocconcelli.
La prima giornata del convegno ha affrontato il tema del senso e rappresentazione del ‘Convivio’, con un approccio storico-artistico e pisco-pedagogico. 

expo riflessione antropologica

Venerdì 8

La seconda giornata della riflessione antropologica su Expo (venerdì 8 marzo, ore 9.30-18), invece, fornirà una lettura socio-economica della dimensione della convivialità, concentrandosi sul ‘Convivio negato’ e sul ‘Convivio sostenibile’. In particolare, Piero Conforti, Fao, presenterà un quadro degli scenari alimentari globali. Quindi Giancarlo Rovati, docente di Sociologia generale, farà un focus sulla povertà alimentare in Italia. Mentre Roberto Zoboli, docente di Politiche economiche per le risorse e l’ambiente, analizzerà il costo dei rifiuti alimentari. Cercando di quantificare quanto lo scarto alimentare pesi sui consumi e la distribuzione. Tra i relatori anche i professori dell’Ateneo di largo Gemelli Pierluigi Malavasi, Carla Lunghi, Patrizia Catellani e Cristina Castelli.


Cosa fa ExpoLAB

Sono stati attivati tre percorsi di avvicinamento a Expo 2015 insieme a questa riflessione antropologica. Percorsi che intendono proporre una serie di eventi in grado di fornire spunti di riflessione e strumenti operativi per lo sviluppo di un modello innovativo di carattere multidisciplinare ed internazionale. Il tutto basato su una pluralità di eventi formativi, a partire dal livello del dottorato di ricerca fino alla formazione post-laurea e all’aggiornamento continuo.

Bisogni, persone, ambienti
 
L’azione ‘Bisogni, persone, ambienti’ si propone di produrre una riflessione originale sul tema dei bisogni. Intesi come termine di riferimento della realizzazione integrale della persona umana e come possibile ‘concetto guida’ della discussione su ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’. Il percorso intende quindi segnare una specificità dell’Università Cattolica nell’elaborazione culturale intorno ai temi di Expo 2015. Il percorso fa perno sull’integrazione tra due livelli, uno di carattere filosofico-antropologico, l’altro di carattere socio-economico focalizzato sulle tematiche energia, alimentazione e ambiente. Queste ultime, che coincidono con quelle di Expo 2015, rappresentano anche l’ambito ‘applicativo’ ed esemplificativo delle analisi filosofico-antropologiche sui bisogni.
 
Sviluppo di un modello di alta formazione per esperti di analisi del rischio alimentare
 
Il percorso si propone la creazione di un modello di alta formazione accademica. In grado di formare il personale responsabile dello studio, analisi, caratterizzazione, comunicazione e gestione dei rischi della filiera alimentare dell’Unione Europea, dei Paesi emergenti ed in via di sviluppo.

L’obiettivo

Il progetto intende rispondere ad una domanda reale del mercato lavorativo e istituzionale, finora in gran parte disattesa. Ovvero poter disporre di esperti per la valutazione e la gestione dei rischi lungo l’intera filiera alimentare. Dalla produzione primaria al consumatore. In particolare, questi esperti potranno essere i protagonisti dell’esportazione del modello europeo di valutazione, gestione e comunicazione del rischio in Paesi extraeuropei. Essi contribuiranno inoltre a rispondere ai bisogni della società. Secondo modalità proprie ai modelli di sviluppo sostenibile.
 
Lo sviluppo locale, solidarietà e cooperazione internazionale: responsabilità e prospettive di lavoro per un futuro sostenibile
 
Il percorso si propone di promuovere una riflessione articolata e di natura interdisciplinare sul tema dello sviluppo locale, della solidarietà e della cooperazione internazionale. Con particolare attenzione ai temi della produzione e del consumo di alimenti.
Si prevedono alcuni step.

Gli step

Tra cui organizzazione di occasioni di dibattito e di approfondimento tra gli attori chiave dello sviluppo. Appartenenti alla comunità nazionale e internazionale. Quindi identificazione e descrizione delle ‘buone pratiche’ internazionali. Così che possano diventare esperienze pilota. O comunque occasione di studio per le decisioni politiche future. E, infine, la promozione dell’assunzione di responsabilità chiare da parte della comunità internazionale. Nonchè delle comunità locali, delle istituzioni pubbliche e degli attori. 

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