Frutta disidrata per aiutare mamme con figli malati cancro, succede in Ecuador
Produce infusi con frutta disidrata a Quito, in Ecuador, e dà lavoro a 35 mamme che hanno figli malati di cancro.
E’ la storia di una donna imprenditrice, Sandra Cobo, che è andata a Pianeta Lombardia – lo spazio di Regione Lombardia nel sito dell’Esposizione universale – in occasione dell’Ecuador National Day in Expo per chiedere collaborazione nella commercializzazione dei suoi prodotti.
ORARI ELASTICI PER STARE ACCANTO A BIMBI MALATI – Sandra Cobo ha avviato un’attività che consente alle donne che lavorano con lei di avere orari molto elastici, in modo tale da consentire la vicinanza ai figli quando sono sottoposti a cicli di chemioterapia praticati a Quito, la capitale dell’Ecuador e polo sanitario del Paese.
QUANDO ASSENTI PER TERAPIE FIGLI SOSTITUITE DA ALTRE – “So cosa significa ritrovarsi con un figlio malato – dice Sandra – e soprattutto quanto costano le terapie che possono alleviare il dolore o tentare di combattere il cancro: per questo, nonostante l’orario di lavoro sia di 8 ore al giorno, le mamme possono decidere di assentarsi per una settimana, al massimo 10 giorni, per stare in ospedale con i loro figli. Quando qualcuna tra loro ha questa necessità, le altre si alternano nei turni di produzione in modo da sostituirne la presenza”.
FRUTTA DISIDRATATA – Ha chiamato la sua azienda “Wayu’” che in lingua quechua significa frutta. La materia prima viene acquistata direttamente dai campesinos, nelle aziende agricole, e tagliata a mano in laboratorio per poi essere sottoposta al processo di disidratazione effettuato con le macchine. Vengono lavorate 7 tonnellate al giorno di frutta.
La particolarità sta nel fatto che, una volta immersa la bustina in acqua calda, le fettine di frutta riacquisiscono forma e dimensione tornando allo stato simile a quello originario.
IL PACKAGING ANCHE A CASA – Ogni mamma lavoratrice confeziona 100 bustine di Wayu’ al giorno. La parte di packaging con l’applicazione del cartoncino che indica il tipo di frutta imbustato può essere fatto anche a casa, per consentire di stare accanto ai propri cari quando si sottopongono a chemioterapia.
Ogni bustina costa mezzo dollaro.
COSTI SANITA’ ELEVATI – Attraverso la Fondazione Cecilia Rivadeneira, che collabora con Sandra Cobo, l’opportunità di lavorare in questa azienda viene comunicata anche alle mamme che arrivano da zone lontane dalla capitale. Per aiutarle a sostenere gli elevati costi delle terapie, vengono impiegate alla Wayu’ anche per periodi limitati.
“In genere – racconta Sandra Cobo – a Quito i piccoli malati arrivano con cancro in stadi molto avanzati perché i bambini che vivono nelle zone di campagna prima vengono curati con medicine non appropriate. La maggior parte di loro è malata di leucemia”.
La terapia può costare tra i 48 e i 50.000 dollari. Se, poi, si rende necessario un trapianto di midollo, devono andare in Colombia perché negli Usa le prestazioni sanitarie hanno costi maggiori.
AZIENDA FAIR TRADE CERCA SBOCCHI IN ITALIA – Le bustine di infusi al momento sono commercializzate in Ecuador ma anche in Colombia, Costa Rica e, in futuro, in Cile. La speranza, visto che l’azienda ha ottenuto il riconoscimento ‘Fair trade’(commercio solidale) è di arrivare anche in Italia.
Per questo Sandra Cobo è venuta a Pianeta Lombardia a raccontare la sua storia imprenditoriale e di solidarietà nella convinzione che, anche attraverso Pro Ecuador, l’agenzia governativa di supporto all’esportazione e attrazione di investimento con sede a Milano, riesca a far conoscere e apprezzare le sue bustine preparate dalle mamme ecuadoregne. (Ln)