Il tartufo bianco di San Miniato a Palazzo Marino, ricordando il sindaco Bucalossi
La 43esima Mostra Mercato del Tartufo Bianco di San Miniato (Pisa) è stata presentata a Milano nel ricordo di Pietro Bucalossi, cittadino eccellente del borgo toscano dove nacque il 9 agosto 1905, ma anche amato sindaco del capoluogo lombardo dal 1964 al 1967, dando così vita a un inedito gemellaggio fra le due città nel segno del gusto e dei sapori. Bucalossi fu anche oncologo di fama internazionale, fondatore e presidente dell’ Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, nonché parlamentare e, a giudizio di molti, il miglior ministro dei Lavori Pubblici della storia repubblicana, autore, tra l’altro, di una pregevole legge sull’edificazione dei suoli che, infatti, porta il suo nome.
La mostra è stata presentata nella Sala Alessi di Palazzo Marino dal presidente di Fondazione San Miniato Promozione, Delio Fiordispina (a destra nella foto), dal capo ufficio stampa della Fondazione, Fabrizio Mandorlini, (accanto a lui nella foto) dal sindaco di San Miniato, Vittorio Gabbanini (secondo da sinistra), e per il Comune di Milano dall’assessore al Commercio, Franco D’Alfonso.
La mostra sanminiatese si articola in 3 week end: 9-10, 16-17 e 23-24 novembre con una vasta gamma di manifestazioni e iniziative anche turistico-culturali, oltre che, ovviamente, enogastronomiche.
L’area del tartufo bianco di San Miniato comprende 32 comuni nelle province di Pisa e Firenze, con una raccolta annua di 80 quintali, 100 nelle migliori stagioni e una quota di mercato tra il 20 e il 25% della produzione nazionale di tartufo bianco pregiato. Detto anche “oro bianco” per il suo valore commerciale, lo si raccoglie e si può cercare tra il 10 settembre e il 31 dicembre. i prezzi tendono a variare a seconda delle stagioni e delle stesse raccolte settimanali. Ad esempio, nel 2011 nel giro di pochi giorni le quotazioni schizzarono da 1500 euro/kg a 3000 euro/kg.
Infine una curiosità: San Miniato detiene tuttora il record del tartufo più grosso del mondo, un “pezzo” di 2 chili e 18 “tacche” raccolto nell’ottobre 1954. (Gfe)