Latte: positivo accordo su prezzo in Lombardia, Ue dice stop alle quote
Accordo sul prezzo del latte a 40 centesimi al litro. È questo il valore attribuito al latte appena munto a partire dal prossimo gennaio dopo l’accordo siglato tra Italatte e le organizzazione agricole lombarde.
Ottimo risultato
“Un ottimo risultato – ha affermato Giuseppe Elias, assessore all’agricoltura della Regione Lombardia, che ha aggiunto – allenta la tensione che da troppo tempo agitava la filiera del latte”.
Un punto di partenza
Questo dovrà essere il punto di partenza. Per riflettere sulla valorizzazione del latte fresco in un tavolo di lavoro che metta a confronto il parere di produttori, trasformatori e grande distribuzione.
Si scioglie il ‘nodo’ delle quote
Intanto, insieme all’accordo sul prezzo del latte, l’altro “nodo” che per anni ha assillato gli allevatori e in particolare le loro produzioni sta per sciogliersi definitivamente. Dopo quasi 20 anni, si intravede nel 2015 la fine del sistema delle quote latte in Europa. Grazie a una “transizione morbida”.
I produttori italiani – e anche europei – sono ancora a rischio multe. In quanto nel 2011-2012 le consegne di latte erano solo dello 0,4% al di sotto del tetto di produzione assegnato all’Italia.
In base al rapporto sul futuro del settore, approvato dalla Commissione europea, su iniziativa del responsabile all’agricoltura Dacian Ciolos, si arriverà alla scadenza con una produzione inferiore del 6% alla quota globale europea. Le prime previsioni del dopo quote latte, infatti, parlano di ”prospettive a medio e lungo termine favorevoli per il comparto lattiero”. Anche se non impediranno ai produttori sul breve periodo di subire ”le fluttuazione del mercato”. E la domanda mondiale continuerà a spingere la crescita con prezzi ”in risalita”.
Rapporto sulla transizione
Ciolos ha voluto però rassicurare annunciando entro il 30 giugno 2014 la presentazione di un nuovo rapporto al Parlamento e al Consiglio dei ministri Ue. Ciò per valutare le ripercussioni della transizione verso la fine delle quote latte ”sui produttori nelle Regioni sfavorite, tenendo presente che l’obiettivo generale è di mantenere la produzione in queste aree”.
Per lo stesso motivo verranno anche studiate misure per incoraggiare gli allevatori a dare vita ad accordi per mettere la produzione in comune.
In termini di prospettive future, la Commissione Europea ha lanciato una gara d’appalto per commissionare a esperti indipendenti un’analisi per valutare l’evoluzione del settore del latte a partire dal 2015.