LE SIGNORE DELLA VAL CALEPIO E I LORO VINI ECCELLENTI
Ci sono due signore in Valcalepio (provincia di Bergamo) che producono vini di alta qualità, la conferma arriva dai riconoscimenti che sono in arrivo per le loro aziende in questi prossimi giorni.
Mercoledì 3 dicembre alle 11 al 39° piano di palazzo Lombardia a Milano verrà presentata la guida Viniplus 2015 firmata A.I.S. (Associazione Italiana Sommelier), tra i vini premiati con 4 rose camune il Valcalepio Moscato Passito 2011 della Tenuta Castello di Grumello e la degustazione si terrà dalle 15 alle 20 presso l’Hotel Westing Palace in piazza delle Repubblica sempre a Milano. Il secondo successo è della Tenuta Le Mojole che sarà presente il 29 e 30 novembre a i Salotti del Gusto all’Hotel Villa Condulmer a Mogliano Veneto con una suo vino di punta il Donna Marta Brut scelto per accompagnare uno dei piatti a base di caviale proposti dallo chef Luigi Taglienti.
Le nostre protagoniste sono due donne che appartengono entrambe all’Associazione Nazionale Le Donne del Vino e il luogo è la Valcalepio in provincia di Bergamo. Stiamo parlando di Cristina Kettlitz proprietaria della Tenuta Castello di Grumello a Grumello del Monte e di Marta Mondonico proprietaria della Tenuta Le Mojole a Tagliuno di Castelli Calepio.
Cristina è la terza generazione della famiglia Kettlitz Reschigna di Milano, che ha acquistato la proprietà alla fine del 1953. Nel 1993 Cristina è stata investita della responsabilità del Castello e della produzione del vino, sebbene fino a quel giorno si fosse occupata di giornalismo e comunicazione, una esperienza che le ha suggerito di aprire al pubblico sia la cantina, sia il Castello con iniziative culturali inerenti vino, musica, arte, formazione. L’azienda si estende per ben 37 ettari di cui 18 a vigneto specializzato e la produzione è importante 100.000 bottiglie l’anno, con 6 tipologie diverse di vino con la denominazione Valcalepio Doc. Tutti vini pregiati e innovativi ottenuti grazie ai suggerimenti tecnici dell’enologo Paolo Zadra che da dieci anni collabora con l’azienda puntando sulla qualità e la genuinità dei vini. Si è data grande attenzione agli aspetti ambientali, all’equilibrio della fertilità del terreno usando solo sostanze organiche. Le varietà di uve coinvolte sono Cabernet Sauvignon, Merlot, Chardonney, Pinot Grigio, Moscato di Canzo. I vini di punta dell’azienda son tre: Valcalepio rosso doc Riserva “Castello di Grumello”, Valcalepio rosso doc Riserva Cru Colle Calvario, Valcalepio Moscato Passito doc.
Tenuta Le Mojole, 2,5 ettari di terreno vitato e 1 ettaro di bosco, è stata acquistata nel 2002 dal marito di Marta Mondonico con l’intento di produrre del buon vino, ma rendendosi conto che la gestione di una azienda vinicola era per lui troppo gravoso visto che aveva altri importanti impegni, ha coinvolto la moglie Marta. Donna Marta, così tutti la chiamano, pur non avendo mai avuto precedenti esperienze in campo vinicolo si è appassionata a questa nuova esperienza di vita e pur essendo astemia, con coraggio e determinazione ha studiato l’arte di coltivare la vite e di produrre buon vino e infine ha anche provato ad assaggiare il vino, a capirlo, ad amarlo. In breve capisce che il vigneto va modernizzato e modificato per ottenere i vini di qualità che sono il suo traguardo. Fa una piccola rivoluzione sia nel vigneto, sia in cantina coadiuvata dall’enologo Paolo Posenato, pianta Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah, adotta metodi naturali rispettosi dell’ambiente e delle persone. La produzione annua è di 8.000 bottiglie distribuite tra 5 tipi di vino con un comune denominatore l’indiscutibile qualità, che ha permesso a Donna Marta di vincere ben tre medaglie d’oro con il Cabernet Sauvignon Le Mojole 2010 e precisamente al Concorso Internazionale “Emozioni dal Mondo” 2013, al Concorso internazionale “Berlin Wine Trophy” 2014 e al “Concorso mondiale di Bruxelles” 2014. Interessante e intrigante anche il Donna Marta Rosa, un rosato ottenuto da Merlot in purezza, ideale nel periodo estivo, per accompagnare dall’aperitivo a tutto il menu, fino ai formaggi.
di Nicoletta Morabito (socia Arga)