Living Around, la start up di itinerari enogastronomici
La Bellezza rivelata da itinerari enogastronomici, fascino dei sensi
Itinerari enogastronomici nel segno della distintività.
O, ancora, il viaggio come esperienza di sapori e saperi. È questa la filosofia del progetto Living Around, start up di turismo esperienziale, nata dall’idea di Monica Meglioli e Matteo Galiano.
Una “mission” in cinque parole chiave
Questo anno ci ha cambiato vita, abitudini, modalità di frequentare gli amici e di conoscere luoghi o riscoprirli da nuovi viaggiatori.
Serve una nuova “bussola” . Ecco perchè la società nata a Milano ha scelto come parole chiave che la identificano Territori, Emozione, Sostenibilità, Storia e Libertà.
Elementi che, insieme, consentono di percorrere itinerari enogastronomici “unici” in tutto il Paese, viaggi che sono “concrete testimonianze di come il ‘particolare’ sia di fatto accessibile a chi lo conosce, capisce e rispetta”.
Storia, cultura, tradizioni e sapori
Di qui i suggerimenti per vivere nella dimensione ottimale piccoli borghi, monumenti, bellezze architettoniche, musei anche poco conosciuti ma che custodiscono la storia di quel luogo, trattorie, osterie, aziende agricole, piccoli produttori.
Living around promuove anche “economia circolare“. Infatti a produttori, aziende, ristoratori e strutture ricettive offre servizi e spazi per promuoversi e farsi conoscere dai viaggiatori. Contribuisce così a sviluppare un “ecosistema virtuoso” che consente alle aziende di far conoscere e vendere i propri prodotti ad altre aziende che fanno parte del progetto. La start up favorisce infatti l’incontro tra domanda e offerta tramite incontri strutturati e piattaforme di scambio.
Suggestioni virtuali in attesa di viaggiare
Cosa fa Living Around in questo momento in cui non si può viaggiare? Tutti i lunedì alle 18 propone i suoi itinerari enogastronomici con appuntamenti Live su Facebook, “facciamo viaggiare con la mente in attesa di porter viaggiare con le gambe”, spiega Monica Meglioli, co-founder .
“Il filo conduttore dei percorsi è (anche) l’enogastronomia” dichiara Matteo Galliano, co-founder.
“Ci rivolgiamo – prosegue – ad un viaggiatore curioso e ‘preparato’ che vuole fare esperienza di un territorio anche attraverso proposte sensoriali come le degustazioni, gli incontri con produttori, ristoratori, chef”.
I partner dell’iniziativa
Nel team c’è anche Carlos Mac Adden, giornalista, “perchè siamo diversi dagli altri ? Per il rapporto con i nostri interlocutori finali, cioè con il viaggiatore che è altra cosa dal turista”.
“Il nostro viaggiatore – chiarisce – si concentra sull’essere, sulle emozioni e sul sapere, vuole conoscere il nostro Paese che è davvero unico, ha molto da offrire da un punto di vista culturale, enogastronomico e ha tante storie da raccontare”.
Al progetto ha aderito fin da subito la Federazione Italiana Cuochi (Fic): “abbiamo deciso di collaborare e partecipare al progetto perchè proporre itinerari enogastronomici vuole dire parlare di prodotti tipici di un territorio e di cucina di qualità” sottolinea Alberto Somaschini, presidente Fic Lombardia. “Fare turismo di qualità – aggiunge – vuol dire anche gustare piatti di qualità e quindi valorizzare quella ristorazione che la Fic rappresenta” .
Altro partner del progetto è Solidus, associazione che riunisce i professionisti dell’ospitalità italiana: dai direttori alle governanti, dai sommelier ai maître, dai cuochi ai portieri. Oltre 55.000 professionisti in rappresentanza degli oltre due milioni di italiani che operano a vario titolo nel settore dell’accoglienza e dell’ospitalità in Italia.