Maltempo: emergenza legna in spiagge liguri, vietato bruciarla dice il Ministero perché il sale provoca inquinamento
Rischia di pesare in modo significativo sulle casse dei Comuni l’emergenza legna sulle spiagge della Liguria. Secondo il ministero dell’Ambiente non potranno essere bruciate sul posto le migliaia di tonnellate di legna portate lungo decine di chilometri di spiagge liguri dalle ultime violente mareggiate.
Il no alla Regione Liguria giunge dopo che era stata chiesta autorizzazione per i numerosi comuni costieri colpiti dalle violente mareggiate del 24 e 25 dicembre scorsi a bruciare sul posto il materiale ligneo che in grande quantità le onde, alte anche 9-10 metri, hanno riversato sulle spiagge.
Per evitare di spendere migliaia di euro per lo smaltimento in discarica i Comuni hanno chiesto alla Regione di potere bruciare sul posto la legna ma la risposta che la Liguria ha avuto da Roma è negativa. “Provoca inquinamento la presenza di cloruro di sodio ci ha detto il ministero” ha annunciato oggi l’assessore all’Ambiente e sviluppo sostenibile, attività di protezione civile, caccia e pesca acque interne, altra economia e stili di vita consapevoli della Regione Liguria, Renata Briano, che aveva chiesto di potere modificare la tipologia della legna, che in queste circostanze viene equiparata ai rifiuti.
Martedì la Regione Liguria potrebbe dare ai Comuni il via libera per lasciare la legna ai privati. “Sia singoli cittadini – ha detto Briano – sia ditte che operano magari nel settore dei pellet per camini e impianti a combustione”.