Maltempo, l’Olona ha sfondato gli argini: mucche in stalla con l’acqua alle ginocchia, in Liguria luglio freddo
In alcune zone del Nord è caduto anche il triplo di acqua in più ma in tutta Italia si sono registrate precipitazioni da record che hanno sconvolto i normali cicli stagionali delle campagne oltre a provocare danni diretti alle colture. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base di un monitoraggio dei problemi causati dal maltempo sul territorio nazionale, con gravissime ripercussioni sulle produzioni in campo, dai pomodori alla frutta e verdura, fino alle vigne con pesanti danni economici e perdita di lavoro stagionale Ma le abbondanti piogge stanno sconvolgendo anche i cicli vegetativi delle piante, con – ha rilevato Coldiretti – l’allungamento dei tempi di crescita di molte colture. Se nei mesi scorsi si era parlato di un anno senza inverno – ha sottolineato la Coldiretti -, ora ci troviamo dinanzi a un anno senza estate e ciò sta condizionando i ritmi naturali. Si modificano di conseguenza anche le abitudini degli animali, con riflessi, ad esempio, sulle produzioni di miele, con le api che non volano più per il maltempo, mentre mucche e pecore non possono andare al pascolo. Gravissima anche la situazione sui terreni allagati – ha continuato la Coldiretti – dove è impossibile effettuare le attività di raccolta e quelle di semina dei nuovi cicli di ortaggi. Ma a preoccupare sono soprattutto i danni diretti causati alle colture e alle stesse strutture aziendali.
IN LOMBARDIA MUCCHE CON GINOCCHIA A MOLLO – L’Olona è uscito dagli argini, mucche e terreni a mollo. Ieri pomeriggio verso le 15 una bomba d’acqua ha colpito la zona fra Legnano e San Vittore provocando la crescita improvvisa del livello dell’Olona fino al picco di 3 metri al ponte di San Vittore. Il fiume ha tracimato arrivando prima sui campi e poi nella stalla della cascina Molino Cozzi: 70 mucche si sono trovate con le ginocchia a mollo, ad un livello di circa 70 centimetri. “Abbiamo resistito cercando di fermare l’acqua in ogni modo, chiudendo tutti gli accessi e controllando la situazione – ha spiegato Stefano Cozzi che insieme al fratello Giovanni gestisce l’allevamento – se l’acqua non avesse smesso di salire avremmo fatto scattare l’evacuazione d’emergenza della stalla. Adesso sembra che il livello stia scendendo”.
Ma la tempesta, con pioggia e grandine, ha colpito anche l’area di Villa Cortese. “E’ stata una vera e propria bomba d’acqua – ha raccontato Alessandro Ubiali, Presidente della Coldiretti di Milano Lodi e Monza Brianza – il mais, anche se un po’ sfrangiato, ha resistito. Ma il vero problema sono i prati di erba medica dove non si può entrare a raccogliere. E così il resto del foraggio. Troppo bagnato. Non si riesce a fare nulla”.
In provincia di Monza Brianza, in alcune zone i campi sono ridotti a un pantano, con il terreno che non riesce più ad asciugare: i raccolti di verdure come pomodori, melanzane, peperoni sono danneggiati, mentre per i meloni è una stagione da dimenticare.
“Ormai non sappiamo più cosa aspettarci. Il clima è caratterizzato da eventi estremi e ogni volta ci troviamo di fronte a delle emergenze – ha detto sconsolato Orfeo Favotto, Segretario di zona della Coldiretti a Cuggiono che sta monitorando la situazione incostante contatto con i fratelli Cozzi e con gli altri soci della Coldiretti che si trovano nei pressi del fiume – nelle prossime ore cercheremo di capire l’entità dei danni”.
IN LIGURIA FREDDO E PIOGGIA – Maltempo anche in Liguria, dove si è registrato un luglio più freddo e piovoso rispetto 2013. Lo rivelano i dati elaborati da Arpal, Agenzia regionale per l’ambiente ligure. “L’anticiclone delle Azzorre – ha spiegato Stefano Gallino, previsore di Arpal – è molto lontano, in mezzo all’Atlantico, e questo determina condizioni quasi autunnali o invernali sulla regione. Le perturbazioni entrano indisturbate, senza quel ‘cuscinetto protettivo’ di alta pressione che si trova normalmente sul Mediterraneo nei mesi di luglio e agosto. . A La Spezia, a luglio 2013 il termometro aveva segnato, in media, 29,7 gradi mentre quest’anno si è fermato a 27,2 gradi. Abbiamo anche registrato, in media, 75 millimetri di pioggia in più rispetto all’anno passato”. Le previsioni per i prossimi giorni non promettono significativi miglioramenti. “Oggi – ha aggiunto Gallino – assistiamo al passaggio della coda di una perturbazione che determina cielo grigio e qualche precipitazione sul levante, con progressive schiarite da ponente. Domani avremo l’unica finestra di bel tempo, con sole e condizioni estive. Già da venerdì, però, il cielo tornerà grigio a causa dell’arrivo, nel fine settimana, di una nuova perturbazione, con piogge diffuse soprattutto domenica, fortunatamente – ha concluso – senza avvisi o allerte meteo”.