Matrimonio, il “segreto della felicità” è la vita in campagna: a Como le coppie delle nozze da record
“Mia moglie è una ragazza che si accontenta” dice Antonio Borghesi di Scandolara (Cremona). La ragazza in questione, Amedea Pasini, ha 79 anni come lui e stanno insieme da oltre 60 anni: 4 di fidanzamento e 55 di matrimonio. Formano una delle coppie d’oro che verranno premiate domani, mercoledì 18 giugno 2014 a Como, alla riunione dei pensionati della Coldiretti Lombardia alla quale parteciperanno quasi 500 persone, con ritrovo alle 9.30 presso la chiesa parrocchiale di Mezzegra. Fra di loro una trentina di matrimoni da record, ognuno con la propria piccola ricetta di durata. “Il segreto? Per l’uomo è quello di tacere, per la donna è quello di urlare” scherza Borghesi. Poi aggiunge: “Quando c’è l’amore anche dopo tanto tempo è sempre bello. Mia moglie mi è piaciuta quando ci siamo conosciuti e mi piace ancora. Noi quando ci siamo sposati abbiamo detto che era per sempre, mentre adesso i ragazzi non pensano al futuro. Anzi, spesso non si sposano affatto”.
In Lombardia – spiega la Coldiretti regionale su dati Istat – i matrimoni sono passati dai 34.873 del 2005 ai 28.400 del 2012 con un calo di oltre il 18%, mentre il tasso delle separazioni è passato dai 252 ogni mille matrimoni del 1999 ai 374 ogni mille del 2011. “La donna prima sopportava di più” spiega Maria Enrica Garbelli, 74 anni e quaranta di matrimonio con il suo Santino Necchi di 75 anni, produttore di riso a Turago di Giussago (Pavia). “Ai ragazzi – dice lui – consiglierei di pensare bene prima di sposarsi, ma quando lo hanno fatto allora meglio evitare di cercare altrove quello che pensavano di trovare con la moglie. Io con la mia sono stato fortunato: ci si sopporta e ci si capisce anche se si sbaglia”.
Rosa Guardini, 76 anni di Cavriana (Mantova) si è fidanzata a 15 anni con Amedeo Grandelli, che adesso ha 82 anni e sono più di 60 che stanno insieme. “Ci vuole pazienza, comprensione e anche l’amore. Certo quando si è giovani al primo posto c’è l’amore – dice lei – noi ci siamo sempre capiti. A volte è un po’ testardo, ma quando c’è bisogno non si tira mai indietro”. Amedeo Grandelli, che ha sempre fatto il contadino e sa quanto può essere “bassa la terra” aggiunge: “Mia moglie è paziente e ha buona volontà. Ci vogliamo più bene adesso che vent’anni fa. Certo, lei ha il difetto che è fatta un po’ a modo suo. Ma in fondo tutte le donne sono così”.
Fra i pensionati che parteciperanno alla Giornata, anche una trentina di matrimoni da record, ognuno con la propria piccola ricetta di durata: e se la campagna aiuta a stare insieme a lungo (con coppie che stanno insieme anche da 60 anni e più).
Ma torniamo all’evento di domani: dopo la Messa con l’offerta dei doni da tutte le terre rurali lombarde, alle ore 11.15 il trasferimento a Cadenabbia, dove saranno date ai partecipanti due opportunità di itinerari turistici: la prima comprende la visita a Villa Carlotta, luogo di rara bellezza, dove capolavori della natura e dell’ingegno umano convivono in perfetta armonia in oltre 70 mila metri quadri visitabili tra giardini e strutture museali.
In alternativa sarà possibile un giro turistico in motoscafo, della durata di un’ora, alla scoperta di uno dei tratti più belli del lago di Como: da Cadenabbia ci si porterà all’Isola Comacina e a Bellagio, quindi il rientro.
Per tutti ci sarà, alle ore 13.15, il pranzo presso il salone panoramico dell’hotel Cadenabbia.
“Non si tratta solo di un giorno di festa, bensì di un momento di condivisione sempre molto atteso, che evidenzia l’importante ruolo che i nostri pensionati hanno all’interno della società e della famiglia rurale” commenta Fortunato Trezzi presidente della federazione Coldiretti di Como e Lecco.
“I nostri anziani e pensionati sono una vera risorsa per la società e le nuove generazioni – continua – , forti della loro esperienza e di saperi da tramandare, ma anche di uno spirito di solidarietà che li esalta nei momenti di bisogno della collettività: non dimentichiamo, poi, che i nostri ‘nonni’ – agricoltori e non – sono il vero ed autentico ‘nuovo welfare’ per le famiglie lombarde e italiane, che aiutano nella cura dei figli e nei momenti di crisi e difficoltà economiche, come hanno confermato anche gli ultimi tempi di congiuntura”.
La Federpensionati, che organizza la giornata, è una libera organizzazione di categoria (aderente a Coldiretti) che si propone di rappresentare, tutelare e difendere i pensionati coltivatori diretti, i pensionati ex dipendenti della Confederazione, delle Federazioni e degli Organismi ed Enti che sono emanazione della Coldiretti, oltre ai pensionati di tutte le categorie di lavoratori che gravitano nel mondo agricolo e rurale: è presieduta a livello regionale da Giovanni Rota (il segretario è Alberto Lastrico), mentre a il presidente delle province di Como e Lecco è Giampiero Bianchi: del consiglio regionale dell’associazione fa parte anche il lariano Ido Maggioncalda.