Milano, al Mercato della Terra fiori commestibili ed erbe di stagione
Oggi, fino alle 14 al MERCATO DELLA TERRA di Milano, alla Fabbrica del Vapore via Procaccini 4, ritornano i produttori del territorio milanese e lombardo, con le loro storie, i prodotti, i sapori e i profumi della terra di Lombardia.
Parco Agricolo Sud Milano
Tra i gazebo dei produttori del territorio adiacente alla metropoli, spiccano quelli del Parco Agricolo Sud Milano, oltre alle produzioni di qualità delle provincie lombarde.
Cinque Presìdi Slow italiani
L’edizione di sabato 6 aprile si caratterizza per la presenza di cinque Presìdi Slow italiani. Partecipano al Mercato: i mieli d’alta montagnadella provincia di Lecco, la sardina essiccata tradizionaledel lago d’Iseo, i formaggi fatulì della Val Saviore, stracchino delle Valli Orobiche e agrì della Valtorta. Inoltre saranno presenti quattro Presìdi internazionali. Ovvero: il caffè delle Terre alte di Huehuetenango (Guatemala); lo zafferano di Taiouline (Marocco), la vaniglia di Chinantla (Messico) e il pepe nero di Rimbas (Malesia).
I graditi ospiti
Graditi ospiti al Mercato: Le Comunità del cibo della Bassa Bresciana con il farromonococco, le Comunità dello Sri Lanka con il macis, la curcuma, la noce moscata, il cardamomo, la Comunità della Palestina con il sumac e la Comunità della Giamaica, l’ibisco.
I laboratori di Slow Food Milano
Nell’area di Slow Food Milano, si terranno questi laboratori con indiazione dell’orario:
10.30 – “Il caffè di Huehuetenango”: a cura di Tullio Plebani, Art Cafè;
11.30 – “Fiori commestibili ed erbe di stagione”, a cura di Giancarlo Colombo dell’azienda agricola “I Giardinee”;
12.30 – “Salumi di cascina del Parco Agricolo Sud Milano”, a cura di Alberto Gilardi, e Mattia Zuffada.
Dalle 12: Osteria del Mercato con Boxing catering
Per informazioni: www.slowfoodmilano.it– www.nutriremilano.it
Chi partecipa al Mercato della Terra
Piccoli agricoltori e iproduttori artigianali, quelli che fanno più fatica a confrontarsi con il circuito della grande distribuzione, ma la cui dimensione aziendale permette spesso di presentare prodotti di qualità. Sono loro i protagonisti del Mercato della Terra anche a Milano. Chi è ammesso nei Mercati della Terra vede riconosciuta la possibilità di una retribuzione corretta del proprio lavoro, e nel contempo si impegna a trattare correttamente i propri dipendenti.
Il presupposto principale è che presentino solo i loro prodotti. Ovvero il frutto del loro impegno e della loro esperienza. Con la presenza diretta possono creare un legame con i consumatori, raccontando i prodotti dei quali si assumono la responsabilità, il lavoro che ne è alla base, cosa definisce la loro qualità, cosa giustifica il prezzo praticato.
Il presupposto principale è che presentino solo i loro prodotti. Ovvero il frutto del loro impegno e della loro esperienza. Con la presenza diretta possono creare un legame con i consumatori, raccontando i prodotti dei quali si assumono la responsabilità, il lavoro che ne è alla base, cosa definisce la loro qualità, cosa giustifica il prezzo praticato.
Solo produttori locali
Sono ammessi solo produttori locali. Per l’Italia, il territorio di riferimento è dato da una distanza massima di 40 km dal comune sede del mercato; a livello internazionale, il territorio di riferimento è definito in maniera specifica per ciascun mercato.
Quali prodotti
Nei Mercati della Terra trovate un’ampia varietà di frutta e verdura fresca, conserve, carni, prodotti caseari, uova, miele, dolci, pane, olio, vino, ogni prodotto che appartiene alla cultura alimentare locale.
Criteri qualitativi
I prodotti venduti nei Mercati della Terra rispondono a criteri qualitativi precisi, che riflettono infatti i principi Slow Food del buono, del pulito e del giusto.
Buoni: freschi e di stagione, salutari, di un gusto che stimola e soddisfa i sensi.
Puliti: prodotti localmente, con coltivazioni e processi di produzione sostenibili per l’ambiente e rifiuto degli organismi transgenici (OGM).
Giusti: prezzi accessibili per i consumatori e giusto compenso e condizioni di lavoro per i produttori.
Buoni: freschi e di stagione, salutari, di un gusto che stimola e soddisfa i sensi.
Puliti: prodotti localmente, con coltivazioni e processi di produzione sostenibili per l’ambiente e rifiuto degli organismi transgenici (OGM).
Giusti: prezzi accessibili per i consumatori e giusto compenso e condizioni di lavoro per i produttori.
Inoltre, questi prodotti preservano la cultura alimentare della comunità che ospita il mercato e contribuiscono quindi alla difesa della biodiversità.