Da tutto il mondo a Nosedo per celebrare l’acqua
Arte, cultura, innovazione, bellezza e cooperazione sono gli elementi più importanti della seconda edizione del Festival Internazionale dei Depuratori che si è svolto dal 6 al 9 luglio scorso presso il Depuratore di Milano Nosedo, il primo e più grande fra quelli in funzione nella metropoli che si trova fra le abbazie di Chiaravalle e Viboldone.
Il tema di quest’anno era la bellezza (etica) dei depuratori, visti come nuove “cattedrali” dell’uomo a servizio della natura, future “Terme del 3.000” fra “etica ed estetica”. Le vere star della manifestazione a carattere internazionale sono gli artisti, giunti da 15 Paesi: Bolivia, Repubblica di Corea, Ecuador, Messico, Perù, El Salvador, Venezuela, Libano, Lituania, Senegal, Slovenia, Paesi Bassi, Ungheria, India, Estonia, Lettonia.
Perchè scegliere un depuratore per la location della manifestazione e qual è il valore dell’acqua? E’ l’elemento primordiale, la fonte della vita,nel Medioevo era addirittura venerata dall’uomo come segno della potenza e della bontà divina, non solo come elemento indispensabile alla sopravvivenza.
Il direttore artistico del Festival e rappresentante del movimento Arte da mangiare Ornella Piluso ha ideato una sorta di “profumo d’artista”,granuli di polimero trattati con essenza naturale di gelsomino, fiore che contiene anche l’indolo, una molecola prodotta per decomposizione dai rifiuti organici, un omaggio a questo innovativo depuratore e distribuito ai presenti durante la manifestazione insieme ad una copia del cantico di San Francesco.
“Abbiamo voluto ribadire il valore dell’acqua come elemento di vita, il principio della depurazione sia fisica che morale necessaria al mondo e a tutti noi, il ruolo del depuratore per la salute, l’arte, la scienza e la tecnologia: la depurazione come connubio di etica ambientale ma non solo”, ha sottolineato Ornella Piluso,” La nostra non è una mostra statica, ma un laboratorio in cui gli artisti modificano nel tempo le loro opere e sono presenti per spiegarle ai cittadini; qui sperimentiamo come movimento artistico l’arte utilizzando materiali riciclabili”.
Gli artisti hanno realizzato sia piccole che grandi installazioni nel prato del depuratore, accanto alle immense vasche di acqua depurata. “I Depuratori,” dice Ornella Piluso ”sono nuove cattedrali dell’uomo a servizio della natura, future Terme del Tremila fra etica ed estetica. Tra le autorità erano presenti all’inaugurazione Bruno Marasà, direttore dell’Ufficio di Informazione del Parlamento Europeo a Milano, la dirigente della Regione Lombardia Viviane Iacone, responsabile pianificazione tutela e riqualificazione risorse idriche, l’assessore alla cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno, l’assessore alla sicurezza del Comune di Milano Carmela Rozza.
Regione Lombardia intende investire circa un miliardo di euro per la riqualificazione delle risorse idriche.
La mostra Depurartgallery comprende oltre 27 grandi installazioni artistiche nel prato antistante il depuratore di Nosedo e 12 piccole creazioni artistiche realizzate da artisti sia italiani che stranieri che hanno presentato e spiegato al pubblico le loro creazioni realizzate sul tema del valore dell’acqua.
Due artisti che si sono particolarmente distinti per le opere realizzate all’interno di DepurArt Lab Gallery sono Jang Sung An per la Corea e Jonathan Rodriguez per il Venezuela, mentre gli altri artisti segnalati dai rispettivi consolati sono Gothy Lopez e Roxana Castro (San Salvador), Valentinaki (Lettonia), Ali Nasser – Eddine (Libano) e Jutka Csakany (Ungheria). Altri artisti presenti erano Ania Demianovich (Bielorussia) e gli artisti iraniani Taher Nikkhahabyaneh e Fatemeh mousa Vand .
Sono state numerose le iniziative legate al Festival. Il consolato dell’Ecuador era presente con l’Associazione Coop Ecuador e Progetto “Tutti insieme contro la violenza di genere” con l’esposizione e la vendita di prodotti artigianali; la Bolivia ha partecipato con una performance musicale e danzante tipica della tradizione boliviana.
La Depurartgallery rimarrà stabilmente aperta al pubblico fino alla fine del 2016. Le visite guidate si possono prenotare tutto l’anno all’email dell’associazione Artedamangiare – Mangiare Arte info@artedamangiare.it.
Il depuratore di Nosedo di Milano è un’eccellenza a livello europeo in quanto vengono “rigenerati” ogni anno 150 milioni di metri cubi di acque di scarico provenienti dal bacino scolante centro orientale della Città di Milano ed è a servizio del 50% della città di Milano e con la sua capacità di trattamento di 1.250.000 abitanti. “Le acque depurate” – ha spiegato Roberto Mazzini, presidente del Depuratore di Milano Nosedo – vengono restituite all’ambiente ad un elevato livello qualitativo”.
Lo storico consorzio irriguo Roggia Vettabbia si occupa della distribuzione dell’acqua a circa 90 aziende agricole per un’estensione di ben 3.700 ettari. Sono di assoluto rilievo i recuperi termici fattibili sulle acque di scarico depurate ed anche i benefici ambientali che ne derivano.
Lo sfruttamento delle acque depurate può infatti essere a tutti gli effetti assimilato a fonte rinnovabile di energia. A livello europeo è molto apprezzata la presenza di un depuratore così innovativo, tanto è vero che fa parte di un network che si riunisce ogni anno su questi temi.
Il Festival internazionale dei depuratori ha ottenuto l’alto patrocinio del Parlamento europeo e del Presidente della Repubblica, il patrocinio del Corpo Consolare di Milano e Lombardia, del Comune di Milano, di Regione Lombardia, della Fast (Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche) oltre al sostegno da parte di Fondazione Cariplo.
(A cura di Franca Iannici)