Presentati due progetti di valorizzazione dei prodotti del territorio, “Pescato nel Mar Ligure” e “Orto Qui”
IL MARCHIO “PESCATO NEL MAR LIGURE” – Per valorizzare il pescato locale, Coop Liguria e Legacoop Liguria hanno realizzato il marchio “Pescato nel Mar Ligure”, esposto sui banchi delle pescherie Coop di tutta la regione per rendere immediatamente riconoscibile il pesce pescato nel nostro mare. L’obiettivo, da un lato, è quello di garantire ai consumatori la possibilità di individuare più agevolmente un prodotto eccellente sotto il profilo della qualità e della sicurezza, dai costi contenuti; dall’altro è quello di tutelare i pescatori, sempre più in difficoltà a causa della crisi economica e del caro gasolio. Le varietà di pesce identificate dal marchio sono principalmente: boga, lanzardo, sugarello, merlano, pesce lama, mostella, gambero rosa, occhiata, bonitto, palamita, tombarello, barracuda, alaccia, salpa, sarda e acciuga. Per potersi fregiare del marchio, le bolle di carico che accompagnano il pesce devono specificarne la provenienza. Il pesce, inoltre, deve essere pescato nel rispetto di un preciso disciplinare messo a punto da Lega Pesca Liguria, che specifica in quali aree può essere catturato e con quali attrezzi. I pescatori che partecipano al progetto hanno costituito il Consorzio “Pescatori di Liguria”, che conta un centinaio di barche, in prevalenza del Ponente ligure, al quale Coop Liguria garantisce un canale di vendita stabile. Molte delle specie evidenziate dal marchio “Pescato nel Mar Ligure” sono tra quelle promosse dal progetto “Pesce ritrovato” by F.I.S.H.S.C.A.L.E., di cui Coop Liguria e Lega Pesca sono partner, assieme a Costa Edutainment-Acquario di Genova, che ne è il capofila, Legambiente, AGCI Agrital e Softeco Sismat.
Il progetto, finanziato dall’Unione Europea e sostenuto dalla Regione Liguria, punta a promuovere il consumo delle cosiddette “specie ritrovate”, quelle cioè che i consumatori non sono abituati ad acquistare e che gli stessi pescatori spesso ributtano in mare, perché non hanno mercato. Continuare a consumare solo poche specie ittiche, tuttavia, ha costi ambientali altissimi, perché le sottopone a un sovra sfruttamento insostenibile. Cambiare abitudini a tavola e al supermercato, quindi, può incidere significativamente sulla tutela dell’ecosistema marino.
IL PROGETTO “ORTO QUI” – A partire dallo scorso giugno, in tutti i 249 punti vendita di Coop Consorzio Nord Ovest, ha debuttato il marchio “Orto Qui”, che evidenzia i prodotti ortofrutticoli coltivati nei territori di elezione di Coop Liguria, Coop Lombardia e Novacoop Piemonte. Il marchio, naturale evoluzione del progetto “Filiera cooperativa”, nato nel 2010 per avvicinare consumatori e produttori locali, identifica un paniere di circa 60 referenze, prodotte da un parco fornitori formato da 15 aziende e cooperative agricole selezionate. L’assortimento è legato alla stagionalità e prevede una presenza più marcata dei prodotti tra giugno e ottobre.
Il progetto “Orto Qui” intende mettere l’agricoltura al centro della proposta di Coop per il consumatore, valorizzando produzioni di nicchia, di elevata qualità e strettamente legate alle tradizioni locali, spesso penalizzate da una disponibilità molto scarsa e dal forte legame con la stagionalità, che le rendono difficili da proporre nelle grande distribuzione.
Grazie al marchio collettivo realizzato da Coop Consorzio Nord Ovest, invece, queste produzioni acquistano rilievo e visibilità, in uno spazio – il punto vendita Coop – in grado di valorizzarle, grazie a una comunicazione mirata, alla possibilità di realizzare incontri tra produttori e consumatori, all’educazione alla territorialità. Coop, inoltre, è in grado di aiutare queste aziende a crescere e a strutturarsi, potendo contare su una domanda costante di prodotto e su una filiera logistica che – grazie all’entrata in funzione della nuova piattaforma di Rivalta Scrivia – promuove efficienza, garantisce la freschezza e riduce l’impatto ambientale dei prodotti.
I produttori liguri che attualmente rientrano nel progetto “Orto Qui” sono due: la cooperativa Ortofrutticola di Albenga, che riunisce numerosi produttori del Ponente ligure, e la ditta Ruggero Rossi di Prà, che produce il celebre basilico.
Il progetto “Orto Qui” ha permesso alle tre Cooperative del Nord Ovest di ampliare il mercato dei prodotti di eccellenza, per garantire ai consumatori prodotti di elevata qualità e sviluppare le economie dei singoli territori. Dalla Liguria, ad esempio, vengono “esportate” in Piemonte e Lombardia produzioni locali di alto livello, come il basilico di Prà, i pomodori cuore di bue, il cavolo e il carciofo di Albenga, le melanzane tonde genovesi, mentre sui banchi dei supermercati e degli ipermercati Coop della Liguria viene garantita la presenza di prodotti altrettanto eccellenti, come le pesche di Volpedo, le mele della Valtellina e di Cuneo, le ciliegie di Garbagna, i frutti di bosco di Peveragno.
Nel corso del 2012, le vendite di prodotti forniti da imprese liguri, nelle tre Cooperative di Coop Consorzio Nord Ovest, sono state pari a 110 milioni di euro, con un incremento del 5% sul 2011. Gli acquisti complessivi effettuati da Coop, nel 2012, presso le 9 imprese liguri fornitrici nazionali di prodotto a marchio, invece, sono stati pari a 30 milioni di euro. Si tratta di Pamfood Savona, per il pesto fresco Fior Fiore Coop e la salsa di noci; Ars Food Val di Vara, per lo yogurt biologico Vivi Verde; Raineri di Imperia, per l’olio extravergine Fior Fiore di oliva taggiasca e le olive taggiasca Fior Fiore sott’olio e in salamoia; Isnardi, sempre di Imperia, per il paté di olive, carciofi e pomodori e il pesto a lunga conservazione; Grondona di Genova, per i canestrelli Fior Fiore; Noberasco di Albenga e Madi Ventura di Genova, per la frutta secca; Appetais Italia e Profotec, per alcuni surgelati.
«Con i due progetti presentati oggi – ha confermato il presidente di Legacoop Liguria Gianluigi Granero – proseguiamo il nostro impegno per la valorizzazione dei prodotti del territorio, soprattutto a sostegno dei pescatori liguri, in attesa di una politica comunitaria in grado di riconoscere la specificità della pesca del Mediterraneo: il Consorzio “Pescatori di Liguria” rappresenta un esempio importante per dare risposte a una categoria provata da mille difficoltà. Accordi per la distribuzione del pescato e dei prodotti ortofrutticoli, come questo messo in atto con Coop Liguria, dimostrano la capacità del mondo cooperativo di fare sistema e di organizzare una filiera corta, in grado di venire incontro alle esigenze del consumatore».
«Queste due importanti iniziative – sottolinea l’assessore all’Agricoltura e alla Pesca Giovanni Barbagallo – coinvolgono pescatori e agricoltori Liguri e rientrano perfettamente nella strategia di valorizzazione dei prodotti liguri promossa dalla Regione Liguria. Da una parte, come dimostrano le nuove norme regionali sulla pesca approvate dalla Giunta la scorsa settimana e ora al vaglio del Consiglio regionale per la necessaria approvazione, occorre un quadro normativo in grado di difendere la professionalità degli operatori. Dall’altra è necessaria un’azione di marketing in grado di coniugare la promozione dell’alta qualità dei prodotti con il radicamento sul territorio delle aziende. Questo è il nostro impegno come Regione Liguria per aiutare le imprese a crescere sul mercato anche in un periodo di crisi».