Quando il Bio in Agricoltura aiuta l’aria
Il Biologico aiuta la natura. Parte, infatti, il Life fa.re.na.it – Fare rete natura in Italia. Ovvero il progetto finanziato dalla Commissione Europea con il programma Life a cui partecipano Cts, Ispra, Comunità Ambiente, Coldiretti e Regione Lombardia. Allo scopo di definire nuovi Programmi di Sviluppo Rurale (PSR) diretti alle aree protette e tutelate della direttive europee.
I relatori
A presentarlo, assieme ai dati sui servizi ecosistemici offerti nelle aree Rete Natura 2000 – sotto la protezione dell’Unione Europea – a pochi giorni dall’ottavo ‘compleanno’ del Protocollo di Kyoto, sono stati Stefano Di Marco, vicepresidente CTS e responsabile del progetto. Quindi è intervenuto Bernardo De Bernardinis, presidente Ispra. A seguire Laura Pettiti del Ministero dell’Ambiente. Poi Luigi Servadei del Ministero delle Politiche Agricole e Toni De Amicis, Coldiretti.
In Italia 6 milioni di ettari protetti
La gestione
Riduzione emissioni CO2
La scala di grandezza
Tanto quindi per dare un’idea della grandezza di questi numeri, basti ricordare che nel solo anno 2011 il nostro Paese ha emesso 433 milioni di tonnellate di anidride carbonica.
L’adozione di pratiche di agricoltura biologica potrebbe comportare una serie di benefici ambientali. Tra cui la mitigazione dei cambiamenti climatici, la protezione da eventi climatici estremi ma anche, come fortemente voluto dalla Ue, l’affermazione di un’economia sostenibile.
La Rete Natura 2000
”La Rete Natura 2000 è una realtà di protezione e di produzione di servizi ecosistemici di rilevanza europea ma ancora poco conosciuta in Italia”, ha spiegato Laura Pettiti del ministero dell’Ambiente, “mentre occorre ridare valore alle aree che sono state cambiate in modo positivo dall’Attività umana. Tra queste ci sono infatti i campi tradizionali delle montagne appenniniche o i grandi pascoli alpini. Che possono e devono continuare a conservare equilibri naturali unici”.