Quotazioni suini verso piattaforma telematica, da Fieragricola Montichiari proposta vendere online il 30% dei maiali
“La Borsa merci telematica italiana è disponibile a pianificare un anno di mercato sperimentale per la compravendita dei suini. Questo significa distogliere un 20-30% della produzione dai contratti nazionale, ma sono altrettanto convinto che la possibilità di avere dati certi e trasparenti sugli scambi effettivi, porterà benefici anche alla Commissione unica nazionale”.
È la proposta che il direttore di Borsa merci telematica italiana, Annibale Feroldi, avanza ai suinicoltori presenti alla 86ª Fiera agricola zootecnica italiana (Fazi), in corso fino a domani al Centro Fiera del Garda di Montichiari (Brescia), dove in 40mila metri quadrati oltre 350 espositori presentano strumenti e tecnologie per l’agricoltura e l’allevamento.
Sotto la lente, fra gli appuntamenti convegnistici, anche la tavola rotonda sul tema “Commissione unica nazionale e Borsa merci telematica italiana: nuove regole e moderni strumenti per la determinazione del prezzo dei suini”, organizzato dalla Fazi in collaborazione con l’Associazione nazionale allevatori di suini. Ed è proprio il presidente di Anas, Andrea Cristini, a sottolineare “l’esigenza di trovare una soluzione per il mercato dei suini, in modo da garantire maggiore trasparenza sulla formazione del prezzo”.
L’ipotesi messa sul piatto da Feroldi piace agli addetti ai lavori. Innanzitutto, per i numeri che la società nata in senso al sistema camerale può esibire dal 2006, anno in cui si è conclusa la fase sperimentale di Meteora e ha preso vita Bmti. “Da allora abbiamo superato i 96mila contratti conclusi – riassume Feroldi – per un valore complessivo di 3 miliardi di euro e 9 milioni di tonnellate di merci transate su 73 mercati attivi”.
Serafino Valtulini, responsabile della sezione Suini di Confagricoltura Lombardia, riassume gli ultimi tre mesi di vita della Cun suini da macello, “rimasta da ottobre a gennaio senza una fissazione bilaterale del prezzo, per l’assenza della rappresentanza dei macellatori”. Una situazione, secondo Valtulini, che impone una riflessione, in modo da “andare con decisione verso la piattaforma telematica per dare trasparenza alla compravendita dei suini- afferma Valtulini -. La Cun, d’altronde, è un marasma completo, perché mancano, fra gli altri, elementi di chiarezza sulla classificazione della carcassa e la valutazione dei capi”.
Spezza una lancia in favore della Cun, Riccardo Cuomo, il vicedirettore di Bmti che fa da segreteria tecnica alla Commissione unica nazionale. “Rispetto alla fase sperimentale e ai primi anni – spiega – si è passati dal 54% al 19% di non quotati. Ce la stiamo mettendo tutta e il miglioramento si è visto, anche se non è la situazione ottimale. La missione è trovare linee condivise fra gli operatori”.
Proprio la strada della piattaforma telematica potrebbe contribuire a migliorare la trasparenza delle contrattazioni e fornire elementi utili per le quotazioni alla Cun. Ne è convinto anche il direttore di Unapros, Valerio Pozzi, coordinatore dell’associazione che lega le cinque organizzazioni di produttori di suini in Italia (Assocom, Opas, Asser Aps Piemonte, Suinmarche) e che commercializza circa il 20% della produzione nazionale di maiali. “Unapros contribuisce, grazie all’aggregazione delle cinque organizzazioni di produttori – spiega Pozzi – a fornire i dati sulle produzioni e le vendite e a favorire già oggi la corretta informazione per gli operatori. Siamo convinti, però, che si possa affiancare al sistema della Cun anche un metodo di asta telematica, peraltro già sperimentato con successo in Bretagna, la principale regione suinicola di Francia, dove Unapros può contare su rapporti di collaborazione con alcune realtà del settore”.
VALORIZZARE PRODUZIONE ALLEVATORI – La missione, per il direttore di Unapros, è valorizzare la produzione degli allevatori per affermare la redditività di chi produce. “Troppo spesso assistiamo a strumentalizzazioni per abbassare il prezzo dei suini, dal blocco delle frontiere in Russia alla vescicolare nel sud Italia, qualsiasi occasione pare buona per stroncare le quotazioni – rileva Pozzi -. Come Unapros siamo assolutamente disponibili a sperimentare la commercializzazione dei capi attraverso la forma anonima della Borsa merci telematica”.
Gli strumenti della Cun e della Borsa merci telematica non sono, tuttavia, secondo il presidente di Coldiretti Lombardia, Ettore Prandini, “sufficienti a risollevare un comparto in difficoltà e che soffre una concorrenza sleale, fatta di importazioni dall’estero di prodotto che, grazie all’assenza di etichettatura, miracolosamente, varcato il confine del Brennero, si trasforma in Made in Italy”.
Positive, per il numero uno della Coldiretti lombarda, le risposte della Regione Lombardia date dal presidente Maroni e dall’assessore Fava sul fronte della direttiva nitrati. “Finalmente – dichiara Prandini – è stata fatta chiarezza sui soggetti che realmente inquinano, grazie ad uno studio tecnico richiesto dalla Coldiretti e commissionato, rispettando le promesse, dalla Lombardia all’Università di Milano”.
CAVALLI: SIETE VOI LA FORZA DELLA NOSTRA ECONOMIA – “Il settore agricolo che rappresentate, è uno dei punti di forza dell’economia lombarda. Per questo Regione Lombardia, consapevole del periodo difficile che state attraversando, vuole assicurare il massimo impegno per rispondere concretamente alle vostre necessità”. Lo ha detto l’assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Alberto Cavalli rivolgendosi agli operatori presenti questa mattina all’inaugurazione di Fazi .
LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE – “Per sostenere il sistema agricolo e zootecnico – ha sottolineato l’assessore – Regione Lombardia ha scelto di percorrere anche le strade che hanno come obiettivo la tutela e promozione del ‘Made in Lombardia’ sui mercati nazionali e internazionali“.
“Una di queste – ha spiegato Cavalli – riguarda il tema dell’anti-contraffazione, sul quale il presidente Maroni è da tempo in prima linea presso le Istituzioni nazionali ed europee per far diventare l’Europa una zona libera da questo fenomeno; l’altra strada è quella che punta a favorire l’aggregazione tra imprese supportando iniziative di internazionalizzazione dei prodotti lombardi nei mercati esteri“.
TEMI DI EXPO 2015 – “Questi stessi temi, come sapete – ha ricordato l’assessore regionale – saranno oggetto di una riflessione a livello mondiale, in occasione di Expo 2015“. Per questo motivo la Fiera agricola zootecnica di Montichiari “è una grande opportunità per tutto il settore dell’agroalimentare, in quanto rappresenta un’importante occasione per valorizzare e diffondere il patrimonio culturale ed enogastronomico lombardo, le eccellenze agroalimentari, la cultura del territorio, del gusto e della sostenibilità”.
AGRICOLTURA LEVA PER SVILUPPO PAESE – “Oggi più che mai l’agricoltura può trainare il Paese fuori dalla crisi – ha rimarcato l’assessore Cavalli – già ora il valore dell’export agroalimentare sfiora i 5 miliardi di euro, in questa Regione che è la prima regione agroalimentare d’Europa“. Per questo motivo secondo l’assessore Cavalli “servono più risorse all’agricoltura e Regione Lombardia si impegna affinché non manchino, come dimostra l’impegno dell’assessore all’Agricoltura Gianni Fava che sta dialogando per licenziare il Programma di sviluppo rurale con orizzonte fino al 2020“.
TUTELA TERRENI AGRICOLI – “E’ necessario tutelare anche i terreni agricoli – ha aggiunto Cavalli – e vanno in questa direzione le grandi novità apportate alla fine del 2013 alle politiche regionali, in tema di grandi centri commerciali, che dovranno salvaguardare il territorio oltre che ospitare al proprio interno speciali corner dedicati ai prodotti lombardi”.
SOSTEGNO AL SISTEMA FIERISTICO – “La partecipazione a manifestazioni fieristiche come quella di oggi – ha detto anche Cavalli – continua a rappresentare una delle principali modalità di approccio ai mercati esteri da parte delle nostre imprese”. “Per questo motivo – ha concluso – le priorità inserite nel Prs (Piano regionale di sviluppo) sono: sostegno al ruolo delle fiere quali partner per l’internazionalizzazione delle imprese; integrazione del sistema fieristico nelle strategie di una politica regionale di marketing territoriale; miglioramento della competitività del sistema fieristico lombardo con attenzione prioritaria all’innovazione degli eventi e all’attrattività del territorio” .
DENTRO FIERAGRICOLA – Ai visitatori la rassegna offre l’opportunità di ammirare le macchine, i mezzi, le attrezzature per l’agricoltura e la zootecnia, gli animali da reddito e da cortile, le energie da fonti rinnovabili, i mezzi tecnici. Non mancano approfondimenti legati alla lotta alla piralide, all’automazione della mungitura delle vacche da latte, allo sviluppo del fotovoltaico.
Nel padiglione riservato alle mostre ed eventi zootecnici si svolge il Winter Show, la mostra bovini da latte della razza Frisona italiana. Un appuntamento da sempre importante per la zootecnia bresciana ed italiana che, anche in questa occasione, è presente in forze sotto la bandiera dell’Associazione provinciale allevatori, schierando il meglio della propria genealogia.
Al Winter Show sono presenti un centinaio di animali, presentati da una quindicina dei migliori allevamenti della provincia che, come sottolinea il presidente dell’Apa di Brescia, Germano Pè, “è la prima provincia zootecnica d’Italia ed in questa manifestazione trova un importante riscontro dei suoi primati anche sul fronte della selezione”.
Non mancano, come da tradizione, gli spazi riservati alle razze equine con l’esposizione di esemplari di cavallo Haflinger e di maremmano. E col tradizionale “battesimo della sella”, evento in grado di calamitare sempre grande attenzione.
Sono confermate, inoltre, le mostre cunicola ed avicola, con animali ornamentali e di bassa corte. Sono previsti circa 550 capi cunicoli, provenienti da 50 allevamenti di tutto il nord Italia con tutte le razze iscritte al registro anagrafico dei conigli.
“Parliamo al territorio, alle imprese del settore agricolo, ma anche agli studenti di agraria – ha detto il direttore del Centro Fiera di Montichiari, Ezio Zorzi -. Il coinvolgimento delle scuole nelle gare di giudizio sulla morfologia degli animali, è uno degli elementi di attenzione che rivolgiamo ai più giovani, in linea con quanto fa la Pac a livello europeo verso gli imprenditori under 35”. Quest’anno molta attenzione è edicata alle nuove prospettive offerte dalle misure della Politica agricola comunitaria, che ha visto di recente l’approvazione dei regolamenti ufficiali in Europa e che, grazie all’accordo fra ministero delle Politiche agricole e Regioni, ricorda Zorzi, “porterà all’agricoltura lombarda oltre 133 milioni di euro in più per il periodo 2014-2020”.