Verso Expo, al via a Milano il Centro Internazionale Diritto Alimentazione
Realizzare e far approvare, in stretta collaborazione con Ue e Nazioni Unite, convenzioni europee e multilaterali su regole e principi per il diritto al cibo e al cibo garantito in tutto il mondo.
E’ questo l’obiettivo al quale lavorerà il ‘Centro internazionale di documentazione e studio sulle norme e le politiche pubbliche in materia di alimentazione‘, nato a Milano con la firma del protocollo istitutivo, che avrà durata sino al 31 dicembre 2015, da parte di Regione Lombardia, Comune di Milano, Camera di Commercio e Expo 2015 Spa. A presiedere il comitato di coordinamento, composto da 4 membri che dovra’ riunirsi entro 30 giorni per definire il funzionamento del Centro, sarà il presidente del Tribunale di Milano, Livia Pomodoro.
“E’ un’iniziativa importante, che fa il paio con quella che abbiamo assunto attraverso il nostro documento anti-contraffazione alimentare. Sono cose utili per i cittadini, che rimarranno anche dopo Expo”. Così il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni ha definito il nuovo Centro internazionale.
EREDITÀ PER IL FUTURO – L’Esposizione di Milano 2015, ha ricordato il presidente, sarà una vetrina “per le eccellenze del settore alimentare di tutto il mondo, ma noi abbiamo l’ambizione di dare vita a qualcosa che rimanga anche dopo l’evento dell’anno prossimo. Per questo, come Regione Lombardia, abbiamo preso l’iniziativa, avviata già nel 2013, del documento sulla lotta alla contraffazione alimentare”. “Questo fenomeno – ha sottolineato -, oltre a rappresentare un pericolo per la salute, costituisce un grave danno per l’economia: ogni anno si consumano prodotti che ‘sembrano’ italiani per un valore di oltre 60 miliardi di euro, il doppio dell’intero export complessivo del settore agro-alimentare”. Anche la costituzione di questo centro, ha sottolineato Maroni, risponde alla stessa esigenza di “dare vita a qualcosa di utile per i cittadini, che continuerà la sua ‘mission’ anche quando saranno spenti i riflettori su Expo”.
L’ORGANIZZAZIONE – La filosofia del Centro si declinerà su tre pilastri: reference (riferimento), che indica il ruolo di osservatorio del Centro; think (pensiero), che indica il Centro come luogo di approfondimento progettuale e di interlocuzione per la politica; legacy (eredità), che sottolinea la volontà di lasciare alla comunità locale un centro di saperi e proposte concrete. Le principali attività svolte saranno la raccolta di legislazione italiana ed europea, la raccolta di best practice locali e la definizione di un archivio giurisprudenziale.
L’IMPEGNO DELLA REGIONE – Regione Lombardia, ha confermato Maroni, “crede a questo progetto”, per il quale, ha ricordato, “ha stanziato un contributo di 126.000 euro per il 2014/2015 e ha messo disposizione il suo Istituto superiore per la ricerca, la statistica e la formazione Eupolis, per supportare lo sviluppo dell’impianto e della strutturazione del Centro internazionale sul diritto all’alimentazione, per aiutare il collegamento con gli osservatori regionali e con il sistema delle università e per supportare l’organizzazione di eventi sul territorio della Lombardia”. (Ln)