Villa Franciacorta e i suoi Diamant
di Giovanna Moldenhauer
Villa Franciacorta, cantina di Monticelli Brusati che produce solo millesimati, ha proposto una verticale di dieci annate del suo Diamant Pas Dosé.
Dieci grandi millesimi, dal 2010 al 1999, sono stati i protagonisti di una degustazione senza precedenti, che ha letteralmente ammaliato i giornalisti presenti per lo stile di ogni singola annata, ognuna con caratteristiche diverse, legate a differenti condizioni climatiche, maturazioni, fasi vendemmiali.
Villa Franciacorta si trova in un contesto di terreni con marne e argille che permettono di trattenere l’acqua e consentendo così di non irrigare le viti.
Lo chardonnay è protagonista della cuvée al 80% con il pinot nero al 20%. In ogni annata durante la prima vinificazione i vini base fanno malolattica permettendo così di proteggere con i loro polifenoli i Franciacorta nel corso degli anni. Le annate preziose in virtù anche di sboccature sapientemente armonizzate nel tempo si sono rivelate espressione autentica di un territorio straordinario, oltre che espressione di passione, esperienza, intuizioni, attenzione estrema ai dettagli.
La degustazione, condotta da Andrea Galanti – miglior sommelier d’Italia AIS 2015 – ha, fra gli altri, immortalato il Diamant 2000: un’annata eccezionale, sia per il valore organolettico sia per la qualità delle uve. Infatti il clima caldo, pur con una discreta piovosità, di quell’anno aveva consentito una perfetta maturazione delle uve, una raccolta leggermente anticipata. Nonostante la gradazione oltre la media, il 2000 ha mantenuto un’ottima acidità. Con una sboccatura del marzo 2004, questo Diamant ha dimostrato una volta di più che degustare bollicine i cui le sboccature sono lontane nel tempo non incide minimamente sull’eccellenza del prodotto, ma anzi ne può esaltare le doti di unicità. In linea con lo spirito imprenditoriale di Roberta Bianchi, che conduce con Paolo Pizziol la cantina di famiglia fondata dal padre Alessandro Bianchi, gli altri Diamant degustati (particolarmente i Millesimi 2006 e 2008) hanno rivelato una tenuta straordinaria, degna di un terroir che sa coniugare egregiamente territorio, heritage, stile della cantina e tecniche enologiche.
Molto elevati i punteggi sulle schede dei giornalisti e degustatori, tutti competenti e preparati in materia. A nostro personale giudizio anche i millesimi 2005 e 2001 erano molto interessanti ed equilibrati. Il primo per profumi più particolari e intriganti dalla frutta candita alla pasticceria come bigné e croissant con un accenno di arancia amara, poi miele e cera, cannella, vaniglia, e a seguire fiori gialli, camomilla. La bocca aveva una bella acidità, sapidità, un’ottima persistenza con ritorno di crosta di panettone, di uvetta. Il 2001 al primo accenno ricorda il salgemma, la cannella, seguita da arancia, limone, sfumature di frutta cotta tra cui la renetta, di mandorla fresca, poi le note terziarie di cera, smalto, lacca. L’assaggio con note evolute e acidità al tempo stesso ricordava i distillati, poi la frutta, gli agrumi, con a chiudere una curiosa vena di torrefazione.
Alla giornata resa speciale sin dal suo esordio dall’esperienza degustativa, Villa Franciacorta ha voluto abbinare un pranzo in cantina al termine della degustazione, curato magistralmente da Stefano Cerveni, chef stellato del Ristorante Due Colombe di Borgonato di Corte Franca e della Terrazza Triennale Osteria con Vista di Milano.
Un risotto mantecato al grana padano, zest di limoni canditi, polvere di caviale Calvisius abbinato a un calice di Cuvette Franciacorta Brut 2008 ha avuto come seguito “Il Piccione in campagna” con una flute di RNA 10 anni Riserva nobile Alessandro Bianchi Franciacorta extra brut 2004. Due piatti mirabilmente eseguiti a cui la scelta dei Franciacorta hanno dato il dovuto risalto.
Il lago d’Iseo diventato celebre nel mondo per aver ospitato “The Floating Piers” che hanno promosso l’atmosfera unica di Montisola e dell’isola di San Paolo ha confermato una volta di più la straordinaria bellezza dei luoghi, in uno scenario naturale distante solo pochi chilometri dalla Franciacorta.
Proprio in questa occasione è stata organizzata una mini crociera sul lago, per ammirare l’opera dall’acqua brindando con il Franciacorta Saten millesimato 2011, cui è seguita la cena al ristorante No-Do di Paratico, in posizione suggestiva sulla sponda bresciana del lago, dove un menù mediterraneo si è perfettamente abbinato a Franciacorta Emozione Brut millesimato 2011, Franciacorta Extra Brut millesimato 2009, Franciacorta Boké Rosè Brut millesimato 2011.