Vinitaly 2013, Maroni e Fava: sostenere il comparto
A Vinitaly 2013 la visita del presidente lombardo Maroni e dell’assessore Fava. Strenua difesa della filiera agroalimentare e, quindi, anche di quella vitivinicola. Alcune tra le eccellenze lombarde, del resto, si trovano lì. È l’impegno ribadito, oggi a Verona, dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e dall‘assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, in visita a ‘Vinitaly‘, quest’anno al traguardo della 47ª edizione. “Difendere il vino – ha sancito il presidente – significa difendere la nostra economia”.
Un settore in controtendenza
Nel 2012, mentre la crisi faceva calare la scure su oltre un milione di posti di lavoro, il vitivinicolo ha messo il segno più sia sul fronte occupazionale (+ 3 per cento), che su quello delle esportazioni (+ 10 per cento), rivelandosi settore trainante per i nostri fatturati. “La Regione può fare molto – ha spiegato Maroni – attraverso il sostegno diretto, l’intervento sulle autorità europee e l’impegno a porre fine al consumo di territorio“. Come quello concesso all’edificazione dei centri commerciali, per esempio. La difesa del settore – ha sottolineato Maroni – passa anche dalla tutela dei marchi e dalla conseguente lotta alla contraffazione”. Con il falso che “produce un danno terribilmente rilevante” e contro la quale si intende intensificare l’azione di contrasto a “tolleranza zero”.
Premiare l’eccellenza
Allo stand del Consorzio tutela Valcalepio il presidente e l’assessore hanno conferito il Premio Cangrande ‘Benemeriti della vitivinicoltura’ alla produttrice di Monzambano (Mn) Chiara Tugliozzi, patron dell’azienda ‘Ricchi Stefanoni’. Una cerimonia breve, ma occasione per riconoscere i meriti a chi dedica ogni sforzo a questa straordinaria realtà produttiva. Che, ha ribadito il presidente “ci fa onore e rappresenta una delle migliori eccellenze di Lombardia in Italia, in Europa e nel mondo”.
Sostegno ai produttori
Dalla manifestazione fieristica più importante del comparto, l’assessore Fava ha rilanciato il sostegno della Regione ai produttori, rivolto principalmente “alla sburocratizzazione e al coordinamento”. A queste si aggiungono le azioni a favore dell’internazionalizzazione sul fronte commerciale, che, beninteso, “non significa delocalizzazione” ha assicurato. Fondamentale, poi, il fronte europeo. “All’Europa – ha proseguito – chiediamo di non penalizzarci con misure e azioni a favore dei Paesi del Nord Europa e, a livello nazionale, rispetto a colture e produzioni differenti, che meritano uguale rispetto ma che nulla hanno a che vedere con quello che facciamo noi nelle nostre regioni”.
Versanti strategici
Tutti versanti strategici, su cui la Regione interviene e interverrà con gli strumenti a disposizione. Fare, ma fare anche sapere. “Servono divulgazione e promozione – ha ammonito da ultimo Fava, mettendo in luce un altro fronte su cui massimo è l’impegno a sostegno delle aziende lombarde -, promozione dei nostri prodotti e delle loro caratteristiche uniche”. La vetrina di Vinitaly, con l’affluenza da tutto esaurito già registrata in questi primi due giorni, ne è ambizioso esempio. (Ln)